Furti auto di lusso a Roma, rubata un'altra supercar. Sesto colpo in un mese, caccia alla banda

L’ultima incursione a San Basilio dove è sparita un’Audi Rs3

Furti auto di lusso a Roma, rubata un'altra supercar. Sesto colpo in un mese, caccia alla banda
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 8 Gennaio 2024, 00:47

L’ultima rapina risale alla notte di martedì due gennaio quando una coppia di malviventi, a volto coperto, ha prima usato una Fiat 500 (risultata rubata) come ariete sfondando le cancellate di una concessionaria e portando poi via dalla stessa una fiammante Audi Rs3 priva di targa. Un colpo “pulito”, probabilmente studiato, messo a segno nel giro di venti minuti. Tanto hanno stimato i due vigilantes che erano in servizio quella notte nella rivendita di via Scorticabove (zona San Basilio) e che si sono visti puntare addosso una pistola da uno dei due soggetti mentre l’altro metteva in moto l’Audi. È un fenomeno in crescita quello delle rapine alle concessionarie di auto: il 18 dicembre a Fiumicino un altro salone era stato colpito. In questo caso a scomparire furono sempre due auto di grossa cilindrata, nello specifico un’Audi Q5 e un’altra Audi Q3 ancora da immatricolare e poi in zona Aurelio dove almeno due colpi sono stati messi a segno e dove a scomparire sono state altre auto che arrivano ai 200 chilometri orari con uno scarto di pochi secondi. 

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LE INDAGINI

Per tutti questi episodi carabinieri e polizia sono a lavoro per cercare di risalire agli autori, in corso naturalmente le verifiche sui titolari delle concessionarie.

In alcuni casi si tratta di uomini con precedenti alle spalle ma si tende a escludere che dietro ci possa essere dell’altro. Ovvero che la rapina servisse a “mascherare” regolamenti di conti o debiti non pagati. Si stanno controllando anche le posizioni assicurative degli autosaloni per evitare di trovarsi davanti a un meccanismo a catena di “spiacevoli” truffe. Sicuramente i veicoli non sono stati ancora ritrovati mentre c’è da capire se la crescita delle rapine nelle concessionarie sia invece legata a una serie di rapine tuttora irrisolte. Nello specifico si tratta di colpi, messi a segno nelle scorse settimane, ai danni di supermercati e gioiellerie e che hanno visto poi i malviventi, in base a quanto registrato dagli impianti di videosorveglianza, fuggire a bordo - guarda caso - di Audi Rs3 o Audi Q5.

Ovviamente si tratta di altri veicoli ma stranamente rientrano nel novero di quei mezzi rubati con frequenza nelle concessionarie. Che lo schema dunque sia questo: rubo un’auto che uso poi per firmare un’altra rapina? Nella Capitale ai primi di dicembre cinque fra rapine e tentate rapine si verificarono ai danni di diverse attività commerciali fra le zone Tuscolano e Flaminio. In almeno tre casi le bande fuggirono poi a bordo di un’Audi Rs3 e di Alfa-Romeo Giulietta. Naturalmente nessuno è stato ancora fermato per quegli episodi. C’è poi da sottolineare come le auto di grossa cilindrata siano da tempo usate anche nel traffico degli stupefacenti e che spesso per effettuare le consegne i gruppi fanno ricorso ai saloni di autonoleggio ma su questi, capito il meccanismo, le forze dell’ordine hanno aumentato i controlli e dunque, conviene rubarla un’auto per portare in giro poi la droga senza più noleggiarla? 

GLI ESTINTORI NELLE FUGHE

Al fianco delle auto che vengono rubate ci sono poi gli estintori. E cosa c’entra? Ebbene, durante alcuni inseguimenti - perché pure è accaduto che la polizia o i carabinieri siano arrivati sul posto di una rapina consumata mentre i malviventi erano appena scappati - i rapinatori, di solito non meno di tre, hanno trovato il modo per frenare la rincorsa e facilitare la fuga. Un complice seduto sui sedili posteriori che apre il finestrino e scarica un estintore (rubato) sulla volante o la pattuglia che li insegue. Nulla di più sicuro: il mezzo è costretto a fermarsi, la banda scappa e gli estintori così come le auto di grossa cilindrata continuano a essere rubati.

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