Piazza Mancini: risse, bottiglie e degrado nel cuore della Capitale. I residenti: «Qui gira gente pericolosa»

La zona teatro di risse, rifiuti e degrado peggiorati dopo Roma-Cremonese

Piazza Mancini: risse, bottiglie e degrado nel cuore della Capitale. Il terribile scenario dopo la partita tra Roma e Cremonese
di Martina Stella
2 Minuti di Lettura
Giovedì 2 Febbraio 2023, 14:19 - Ultimo aggiornamento: 18:04

Giardini ormai irriconoscibili, muretti trasformati in sede di bivacco. Ormai, Piazza Mancini a due passi dallo stadio Olimpico si è letteralmente trasformata in un girone infernale all’estremo del quartiere Flaminio, tra il Foro Italico e Ponte Milvio. Rifugio per senzatetto e punto di ritrovo per i tanti tifosi prima delle partite, l’area si presenta in terribili condizioni, lontana anni luce dalla fama della “Roma bene” che prima vantava.

Lo scenario il giorno dopo la partita

Cartoni, centinaia di bottiglie di birra, verde incolto e sporcizia di ogni tipo sono all’ordine del giorno.

Giacigli di fortuna accampati sotto gli alberi vicino alle panchine e come se non bastasse, quando si giocano le partite allo stadio la situazione degenera ulteriormente. L’immondizia si accumula senza sosta nelle ore prima del fischio d’inizio e rimangono lì fino al giorno dopo, se tutto va bene. Non solo: si registrano ormai da tempo risse tra stranieri, anche in pieno giorno.

Roma, i residenti di piazza Mancini: «Noi, prigionieri della mala movida del fine settimana»

Caos notturno e risse frequenti

La notte la situazione non cambia. Oltre alla sporcizia, schiamazzi e risse si susseguono nelle ore più buie. «Non se ne può più – racconta una delle tante signore di passaggio – negli ultimi anni questa piazza sta diventano una vera e propria discarica. Siamo sempre alle prese anche con gente sospetta che disturba la quiete pubblica e rumoreggia in continuazione». Uno dei luoghi più belli della Capitale si sta inquinando sempre più tra le tante preoccupazioni di commercianti e residenti. L’augurio è quello che alla svelta si possa tornare allo splendore di un tempo, che ormai sembra sempre di più una utopia lontana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA