Roma-Lazio, Tudor: «Derby? Non vedo l'ora, conta solo la vittoria. La mia squadra è unica»

Le parole di Igor Tudor in conferenza stampa in vista del derby di domani alle 18

Roma-Lazio, Tudor: «Derby? Non vedo l'ora, conta solo la vittoria. La mia squadra è unica»
di Valerio Marcangeli
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Venerdì 5 Aprile 2024, 14:44

Dopo De Rossi, protagonista in conferenza stampa in mattinata, è stato il turno di Tudor presentare in derby per la Lazio direttamente dal centro sportivo di Formello. Ecco come si è espresso il nuovo tecnico biancoceleste in vista di quella che sarà la sua prima stracittadina in panchina.

Che Lazio servirà nel derby?

«Una Lazio giusta, di tutte le cose che deve avere. Testa, cuore, gambe. Una partita molto sentita, a maggior ragione va usata la testa, andare forte e fare il meglio possibile».

Che rapporto ha con il derby?

«A me sono sempre piaciute queste partite importanti. Anche l’altra verità è giusta, una partita come le altre. Tu non puoi scappare dalle sensazioni che ha la gente. Ti deve dare qualcosa in più senza perdere la testa, il derby va vissuto in questo modo, piacevole anche. C'è il giusto antagonismo e rispetto per gli avversari, del gioco e del calcio. Questo per me è il vero derby, stare sempre nel giusto. Di forzare la bellezza di questo sport».

Cosa si aspetta dalla squadra?

«Come sapete queste tre partite in sette giorni ci sono pochi allenamenti, possiamo lavorare su qualcosina. Dobbiamo preparare al meglio l’allenamento di oggi: io ho visto più cose positive che negative contro la Juve. Siamo sulla strada giusta, interpretata nel modo migliore dai giocatori. Li vedo molto convinti in quello che facciamo».

Che ne pensa di De Rossi?

«Ho visto le gare della Roma e ha uno stile molto interessante, diverso da quello di prima, più giusto per i giocatori che hanno. C’è qualità nel loro gioco, quindi De Rossi ha fatto un buon lavoro. Domani sarà molto difficile, si tratta due squadre con le proprie caratteristiche chiare, che vogliono avere sempre il pallone. Spero che la gente si diverta, ma che vinciamo noi. Lo ringrazio per le belle parole. Lo conosco da giocatore ed è sempre stato uno con dei valori. Da fuori mi sembra una persona giusta, ha appena iniziato, ma sta facendo bene».

Domani la Lazio giocherà alla Tudor per vincere il derby?

«Non è una domanda di cui posso parlare apertamente. Non posso parlare di strategia perché entrerei in dettagli interni. È una partita particolare, ci sono anche i momenti in cui dover valutare, essere intelligenti e furbi, ma anche non rinunciare alla propria essenza».

Come sta vivendo l’avvicinamento al derby? E sul modulo...

«Modulo? Quando inizi a lavorare lo fai pensando al tuo calcio, poi le cose si aggiungono mano mano. Non è che inizi a fare un calcio e poi dopo cinque giornate cambi.

Lo stile deve essere sempre più o meno uguale, mentre i sistemi c’entrano fino a un certo momento. Atmosfera? Io sono sempre qui, vivo a Formello, non sono ancora andato in centro, sono abbastanza isolato, al massimo sono uscito per una cena. Però capisco l’importanza di questa gara, la voglio vivere nel modo giusto. Non vedo l’ora che arrivi».

Abbiamo visto Luis Alberto basso con la Juventus...

«In realtà ha ha giocato a ridosso di Ciro. Ogni tanto si abbassava, ma sono cose di tattica, non serve spiegare i dettagli. È un giocatore che vuole giocare la palla, per quello scende un po'».

Questa è l'ultima chance per l’Europa? E De Rossi ha fatto capire che la Lazio non ha giocatori unici...

«Io sono sempre innamorato dei miei giocatori, i miei sono sempre i più forti. De Rossi cambia modulo solo per i giocatori unici? Le parole dell’allenatore avversario non le commento. Questa partita per l’Europa è importante, ma non so se sia l’ultima chance. Non mi piacciono le estremizzazioni».

Sull’arbitro…

«Adesso sono due gli arbitri a cui fare riferimento, non uno. Quindi spero che tutti e due facciano un buon lavoro».

Cosa chiede ai tifosi?

«Messaggi di positività, di supporto, come hanno sempre fatto. Noi dovremo dargli ragione in campo cercando di fare una prestazione buona».

Ha già capito quali sono i calciatori più adatti al suo calcio e i più adatti per il derby?

«Non so ancora dare una risposta. C’entra tutto in questa gara, bisogna essere perfetti. Bisogna fare le scelte basate su tutto, vedremo oggi nella rifinitura come stanno e poi decidiamo».

Reazione dopo aver preso gol?

«Le statistiche mi interessano fino a un certo punto. Per un allenatore la cosa giusta è impiantare la giusta mentalità alla squadra e lo facciamo durante gli allenamenti tutti i giorni, alla fine la qualità è anche quella. Non solo le cose tecniche e tattiche, la qualità sta anche nella testa. Il mio obiettivo è che la squadra si comporti nello stesso modo sia quando vince che quando perde».

Su Kamada…

«Non giocando tanto questo anno è andato oltre le sue possibilità. È duttile, ha un buon livello sotto tutti i punti di vista, lo reputo un giocatore completo».

Come stanno Rovella e Pellegrini? E che derby sarà?

«Non so quello che succederà, è molto difficile da dire. Indipendentemente dal risultato andremo avanti. Ho visto molto carichi sia Rovella che Pellegrini, domani li portiamo in panchina sicuro».

Qual è stato il suo ruolo per preparare questo derby?

«Noi dobbiamo giocare subito dopo tre giorni, loro hanno avuto un giorno in più. Da questo punto di vista anche meglio, perché i giocatori sono stati sul focus della partita. Delle emozioni ne potremo parlare dopo la gara».

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