Maxxi, premiate le promesse dell'arte: ecco il “Bulgari prize”

Premio ad Alessandra Ferrini, riconoscimento del pubblico a Silvia Rosi

Maxxi, premiate le promesse dell'arte: ecco il “Bulgari prize”
di Paola Pisa
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Mercoledì 26 Ottobre 2022, 08:05

E il vincitore è ... Si è aggiudicata il primo premio una originale video-installazione con un Gheddafi in visita a Roma. Era Il 2009. E c'è ancora tanto da dire. L'arte giovane e proiettata sul domani vale lo sguardo attento di esperti cosmopoliti, una esposizione e una bella cerimonia con cubo-scultura dorato e riconoscimenti. «Complimenti a Alessandra Ferrini ma anche a tutti i finalisti - dice Giovanna Melandri Presidente del Maxxi - scelti dalla giuria internazionale per la loro capacità di esprimere attraverso diversi canoni estetici e sperimentali e un uso innovativo dei mezzi espressivi, l'urgenza di immaginare un altro futuro.
Siamo alla terza edizione del Maxxi Bulgari Prize, manifestazione di grande successo che unisce l'istituzione museale romana a uno dei brand di gioielleria più noti al mondo, nato a Roma e nella Capitale molto radicato tanto che ha legato il proprio nome a questo superbo museo. Artisti ed intellettuali, crema della società partecipano alla festa e salutano l'ad di Bulgari, Jean-Christophe Babin: «Questa edizione conferma il ruolo del Maxxi Bulgari Prize come momento di grande importanza nella scena artistica italiana e internazionale. La mostra e il premio danno visibilità ad artisti giovani che ci stimolano al cambiamento».

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Partecipano Hou Hanru direttore artistico del Maxxi, Bartolomeo Pietromarchi, direttore del Maxxi Arte, Dirk Snauwaert, direttore Wiels Contemporary Art Center. La sala conferenze è stracolma. In prima fila anche Anna Coliva con il marito Luigi Ficacci. Gheddafi in Rome: Notes for a film di Alessandra Ferrini invita a riflettere sul rapporto dell'Italia con la comunicazione e il suo passato coloniale. Ecco Nuovo Vuoto di Namsal Siedlecki, scultura composta da sei mani realizzate ognuna da un materiale diverso e Teacher Don't Teach Me Nonsense di Silvia Rosi che riflette, con la sua opera fatta di fotografia, video e installazione audio, sulla memoria: a lei il Premio del pubblico. I tre finalisti hanno partecipato ad un talk con la curatrice della mostra Giulia Ferracci. Hanno ammirato i lavori, che saranno visibili fino al 20 novembre, Nicola Bulgari che ha premiato la vincitrice, Laura Inaudi, critici, specialisti e fan dell'arte. A selezionale le opere Hoor Al Qasimi Direttrice della Sharija Art Foundation, Chiara Parisi Direttrice del Pompidou-Metz, Dirk Snauwaert, Bartolomeo Pietromarchi e Hou Hanru. Poi brindisi, drink e tartine. Conversazioni intellettuali ed eleganze di fronte al mega billboard di Navin Rawanchaikul che occupa una intera parete della hall. E parla di Roma multietnica.
 

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