Le star nei ricordi di Vincenzo Mollica

All'Auditorium folla di amici per lo spettacolo del giornalista dal titolo "L'arte di non vedere"

Maria Grazia Cucinotta allo spettacolo di Vincenzo Mollica dal titolo "L'arte di non vedere"
di Lucilla Quaglia
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Giovedì 11 Gennaio 2024, 22:59 - Ultimo aggiornamento: 23:00

Unica data romana, andata subito sold out. Perché in scena, all’Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli, c’è il narratore per eccellenza del mondo dello spettacolo italiano e non solo. Volto tra i più autorevoli del TG1, che ha raccontato per decenni il cinema, la musica e la televisione intervistando i più grandi personaggi. Ovvero Vincenzo Mollica, che presenta il suo spettacolo “L’arte di non vedere”. Grande folla glam. Tra i primi ad arrivare Riccardo Milani e Paola Cortellesi. Ecco Mara Venier. Entrano Rosario Fiorello con la moglie Susanna Biondo: la coppia d’oro va subito ad omaggiare Renato Zero, in total black, che appare solo in sala e non nel foyer. Cattura gli sguardi Maria Grazia Cucinotta, in elegante cappotto nero, che fa il suo ingresso con Clemente Mimun. Spicca il chiodo nero di Alberto Matano. Sfilano ancora Stefano Coletta e Laura Delli Colli. Ecco il conduttore Marco Carrara. E le luci, in sala, si abbassano. Dopo aver raccontato gli altri per anni, Mollica si rivela come non ha mai fatto prima al suo pubblico, questa volta in teatro, per due eventi eccezionali, uno a Roma e l’altro a Milano, lunedì prossimo, con le musiche e le sonorizzazioni curate dal maestro Enrico Giaretta, che in palcoscenico lo accompagna al piano. Un monologo o, meglio, una vera e propria confessione, intima e sincera, in cui il noto giornalista svela aneddoti eccezionali dietro le quinte sulla moltitudine di personalità che negli anni ha avuto il piacere di intervistare e raccontare. Dai suoi primi anni di infanzia in Calabria, quando gli diagnosticarono una cecità che lo attanaglierà in vecchiaia, ai primi anni di lavoro in cui incontrò artisti non vedenti come Stevie Wonder e lo scrittore Borges, fino ai suoi ultimi discorsi con un Andrea Camilleri oramai non vedente, anche se sarà Federico Fellini che gli insegnerà a “guardare oltre” fin da ragazzo. Utilizza da sempre diversi linguaggi: compare in carne ed ossa alle star di tutti i tempi, si racconta in video al pubblico della Rai, è protagonista insieme a Marcello Mastroianni in un fumetto realizzato da Federico Fellini e Milo Manara intitolato “Viaggio a Tulum” e diventa papero per mano di Giorgio Cavazzano nei fumetti della Disney. Una vita per la prima volta raccontata in parole e immagini, grazie a sequenze storiche. Ed è scroscio di applausi a fine show. 

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