Perugia, per l'auditorium di San Francesco al Prato altri lavori con l'Art Bonus. Dopo la Cappella degli Oddi, restaurata, c'è un progetto per la tecnologia

L'auditorium di San Francesco al Prato
di Riccardo Gasperini
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Domenica 21 Aprile 2024, 08:49

PERUGIA - Il progetto Art Bonus si conferma decisivo per dare ulteriore impulso al rilancio dell’auditorium di San Francesco al Prato. Anche dal punto di vista funzionale. Proprio mentre è stata annunciata la conclusione dei lavori di restauro della Cappella degli Oddi, ora pronta per essere mostrata al pubblico dopo la riqualificazione finanziata con 75mila euro, nell’elenco dei beni Art Bonus entrano una serie di interventi per «migliorare la funzionalità della sala». La novità emerge da una delibera della giunta comunale, la 129 dei giorni scorsi, che accoglie una proposta arrivata direttamente dal gestore dell’auditorium, la Mea Concerti. In particolare, spiega l’atto, gli uffici dell’area Opere pubbliche del Comune hanno elaborato la proposta di interventi che nel complesso vale 128mila euro. Cosa serve per rendere l’ambiente al top per gli eventi? Un sistema di oscuramento della superficie vetrata dell’abside, attinente la dotazione scenotecnica (per un costo di 15mila euro), poi poggiatesta in tessuto «per ottenere la protezione delle poltrone dall’usura» con una spesa di 21mila euro. Sul fronte tecnologico, serve «l’adeguamento dell’impianto di diffusione audio, attraverso l’installazione di un sistema digitale di sonorizzazione e controllo dell’acustica dell’auditorium, finalizzato al miglioramento della performance sonora della musica eseguita dal vivo» per un costo di 41mila euro. Infine l’adeguamento «dell’impianto di illuminazione del palco» tramite «due ulteriori americane motorizzate». Una spesa da 27mila euro che consentirà di incrementare «le possibilità di impiego dell’impianto luci del palco e, indirettamente, al conseguimento di un livello maggiore di tutela e protezione della sicurezza dei tecnici dello spettacolo». La delibera di giunta spiega che «il soggetto gestore dell’auditorium ha rappresentato di voler farsi promotore dell’intervento miglioramento funzionale presso aziende del territorio e presso i cittadini al fine di individuare i donatori». Già redatta e approvata una scheda di fattibilità dell’intervento.
Intanto c’è soddisfazione per il fine lavori del restauro della Cappella degli Oddi, che risale alla fine del XIV secolo e si trova a ridosso del transetto sinistro dell’auditorium.

Tra le varie cose, è stato anche restaurato e ricollocato un busto di Ascanio della Corgna su una delle pareti della cappella. I fondi per i lavori, 75mila euro, erano stati donati dall’azienda Sterling spa di Solomeo. «Grazie ad Art Bonus – ha detto il sindaco Andrea Romizi - è possibile conservare importanti beni comuni e tramandarli a chi verrà dopo di noi. Attraverso una generazione di valenti restauratori e artisti che operano con grande maestria, aumentiamo la consapevolezza del valore dei beni situati nel nostro territorio».

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