Boris 4 torna dopo 12 anni e conquista tutti (con la stessa scorrettezza)

Boris 4 torna dopo 12 anni e conquista tutti (con la stessa scorrettezza)
di Lucilla Quaglia
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Martedì 25 Ottobre 2022, 09:11 - Ultimo aggiornamento: 09:28

Una sedia da regista su cui sognare grandi mete. E grandi occasioni. Un gigantesco scranno blu domina via della Conciliazione con l'eccezionale sfondo della Cupola di San Pietro. Un omaggio al regista Renè Ferretti, alias Francesco Pannofino, protagonista della serie cult Boris 4 in presentazione presso l'Auditorium Conciliazione. Luci della ribalta sulla facciata dello stabile per dare enfasi al titolo. Struscio vip senza fine. Ad iniziare dagli amici del cast come Enrico Brignano con Flora Canto, Andrea Bosca e Lucrezia Guidone, l'ex cestista e modella Valentina Vignali, in giacchino di paillettes rosa su ampi jeans, l'attrice Valentina Corti e la conduttrice Andrea Delogu, in miniskirt verde con cravatta e al braccio del suo Luigi. Ecco Fabrizio e Claudio Colica, Carl Brave e il cantautore Fulminacci. Nel tripudio generale, di fan assiepati lungo il red carpet e di colleghi entusiasti dell'appuntamento, si palesano gli interpreti.

 


Attesissimi i due registi Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo e poi gli attori Luca Amorosino, Valerio Aprea, il vulcanico Massimiliano Bruno, Ninni Bruschetta, Aurora Calabresi, Paolo Calabresi, Antonio Catania e la figlia di Laura Morante Eugenia Costantini, in total black.

E appare Carolina Crescentini, in sexy tubino nero molto scollato, preceduta all'evento dal marito cantante Francesco Motta. E poi ancora, per il cast, Cecilia Dazzi, Carlo De Ruggieri, Massimo De Lorenzo, Caterina e Corrado Guzzanti, Andrea Lintozzi, Pannofino con la bella moglie Emanuela Rossi, Edoardo Pesce, Karin Proia, Andrea Sartoretti, Pietro Sermonti, Alessandro Tiberi. Valerio Aprea incarna lo spirito di Mattia Torre, che di Boris è stato l'indimenticabile autore. Poi foto, scambio di saluti e si prende posto in sala. Parte la visione. Oggetto della satira questa volta è il mondo delle piattaforme streaming e la loro produzione seriale. Si gira Vita di Gesù, da un'idea di Stanis La Rochelle, alias Sermonti, che interpreta anche il ruolo del protagonista. Tra i bersagli della satira della serie anche i nuovi dogmi del politically correct. Renè e i suoi storici collaboratori lavorano ora per una piattaforma globale, in attesa del via libera dell'algoritmo alla sceneggiatura, (tutti i retroscena della serie tv più attesa dell'anno sono stati raccontati da Gianluca Cherubini e Marco Ercole nel libro Il Vangelo secondo Boris.

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