Quadri del '600, sarcofagi e vasi: maxi-sequestro per 15 milioni di euro

Quadri del '600, sarcofagi e vasi: maxi-sequestro per 15 milioni di euro
di Laura Larcan
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Giovedì 9 Ottobre 2014, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 16:05

Un dipinto di scuola caravaggesca attribuito al grande Battistello Caracciolo, un sarcofago del III secolo d.c. e circa 1300 reperti archeologici, tra cui preziosi strumenti chirurgici in bronzo. Sono solo alcune delle opere recuperate dai Carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale grazie ad un’operazione investigativa articolatasi tra Roma e la Svizzera. Un “bottino” riportato a casa che ammonta a 15 milioni di euro.

L'olio su tela del Battistello, che raffigura il “Compianto di Adamo ed Eva sul corpo di Abele”, era stato rubato dal castello dell'Ordine di Malta, a Valva, in provincia di Salerno, ed era finito nelle mani di un antiquario che sosteneva di essere in possesso di un dipinto simile a quello rubato.

Solo dopo accertamenti i militari del Tpc hanno identificato il quadro. Con il coordinamento dalla Procura di Roma, gli agenti hanno sequestrato il dipinto e perquisito l’antiquario che sosteneva di aver acquistato il dipinto per 60 milioni di vecchie lire, anche se i militari hanno appurato una cifra più modesta e modalità singolari di acquisto.

Le indagini avviate sul fronte del commercio illecito di reperti archeologici provenienti da scavo clandestino, hanno condotto, poi, gli agenti a casa di due collezionisti. E qui la sorpresa è stata grande, perché si sono trovati di fronte a 1.300 reperti archeologici illecitamente detenuti di epoca compresa tra il VI sec. a.c. e il II sec. d.c. Tra i beni sequestrati spiccano per rarità un sarcofago romano del I sec. d.C. e 250 strumenti chirurgici in bronzo di epoca romana. I due collezionisti sono stati denunciati per ricettazione ed impossessamento illecito di beni culturali.

Recuperati dai militari anche una tela ad olio del pittore Giovanni Paolo Pannini, raffigurante una veduta del Pantheon e trovata nel caveau di una banca svizzera, un dipinto anonimo ad olio su rame del XIX secolo raffigurante una crocifissione, e la tela del "Matrimonio mistico di santa Caterina", rubato dalla chiesa di san Lorenzo, ad Ancona. L'operazione, illustrata stamattina, ha toccato diverse regioni sotto il coordinamento del procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo, e del sostituto procuratore Tiziana Cugini. «Questa operazione è stata possibile - ha commentato Capaldo - grazie a tutti quei rapporti che i carabinieri del nucleo intrattengono con le istituzioni e le autorità giudiziarie locali e che sono l'inestimabile tesoro del Tpc. Oggi il nostro grazie va a loro e alla loro professionalità».

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