Metro C, l'ultimatum del Consorzio:
«Pagamenti o nuovo stop cantieri»

Metro C, l'ultimatum del Consorzio: «Pagamenti o nuovo stop cantieri»
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Martedì 22 Ottobre 2013, 20:22 - Ultimo aggiornamento: 20:23

Se entro il 31 ottobre non arriveranno i soldi, i cantieri della metro C chiuderanno un'altra volta. È quello che il consorzio Metro C ha scritto nella lettera inviata oggi a Roma Metropolitane, al ministero delle Infrastrutture, al sindaco Ignazio Marino, alla Regione Lazio, al commissario straordinario per le metropolitane di Roma e a Roma Capitale nella persona dell'assessore alla Mobilita', Guido Improta.

Nella lettera, Metro C - a quanto apprende l'agenzia Dire - ripercorre le tappe della vicenda che ha portato, dopo il blocco dei cantieri dello scorso agosto per le stesse motivazioni, a siglare l'atto sottoscritto a settembre tra le parti che sanciva i sistemi di pagamento per i lavori.

Il consorzio dunque nella missiva "intima a codesta spettabile Roma Metropolitane di procedere al pagamento di quanto avrebbe dovuto versare alla data del 13 ottobre 2013 entro e non oltre il 31 ottobre prossimo venturo". Poi, rivolgendosi a Roma Metropolitane srl e a Roma Capitale "nella persona del sindaco, nonche' agli altri enti in indirizzo", la lettera spiega che "in caso di mancato pagamento delle intere somme dovute a tale ulteriore termine Metro C si vedra' costretta ad assumere le inevitabili iniziative di fermo attivita'".

«Pronti a occupare il Campidoglio». Se la metro C si ferma un'altra volta "siamo pronti a occupare il Campidoglio". È gia' allerta per le imprese legate al consorzio Metro C che hanno "ricevuto la notizia del rischio che i cantieri a fine ottobre possano chiudere di nuovo". A parlare è il portavoce delle imprese affidatarie, Nicola Franco. Dopo le difficolta' legate al fermo dei cantieri che si e' verificato lo scorso agosto, "abbiamo paura che stavolta sia il colpo di grazia. Stiamo ancora faticando a ricominciare, adesso se il lavoro si ferma di nuovo sara' dura ripartire da capo". Ma stavolta non saranno i soli a protestare. Gia' nelle scorse ore c'e' stato un incontro con i sindacati, perche' "camminiamo sulla stessa strada, l'obiettivo e' comune. Se saltano le imprese- spiega Franco- saltano anche i posti di lavoro".

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