Allarme buche, 50 vigili ogni giorno a presidiare le vie a rischio

Allarme buche, 50 vigili ogni giorno a presidiare le vie a rischio
di Michele Galvani e Elena Panarella
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Giovedì 17 Marzo 2016, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 18:22


Dall'inizio dell'anno sono centinaia e centinaia gli interventi per mettere in sicurezza le strade martoriate della Capitale. Ogni giorno ci sono almeno 15 pattuglie, una cinquantina di vigili urbani utilizzati come operai o, peggio ancora, come transenne umane per presidiare le voragini nei quartieri della Capitale (più gli altri che si occupano della viabilità attorno all'area circoscritta dal fenomeno). Il secondo Municipio è tra quelli più colpiti: 450 segnalazioni e interventi dall'inizio dell'anno. Insomma a ogni angolo della città non mancano buche e smottamenti, dalla Prenestina alla Casilina, dalla Collatina a Marconi, dalla Magliana alla Salaria. Storie e immagini di ordinaria follia: dislivelli, dossi, transenne, scavi adibiti (dopo lunghi mesi) a cassonetti dell'immondizia. Non è la descrizione di stradine desolate di aperta campagna, ma l'incresciosa situazione del manto stradale in alcune vie di popolosi quartieri della Capitale. Ci sono zone poi dove il pericolo è più grande per le due ruote. Roma è la città delle moto e dei motorini. Ne girano a migliaia, primato non solo italiano. Ed è rimasta - purtroppo - anche quella delle buche.

LE DIFFICOLTÀ
Lo sanno bene i residenti del II Municipio. Il brivido per chi viaggia su queste strade è sempre dietro l'angolo, in curva o in fondo al viale. E così basta farsi un giro da via Siacci a via de Coubertin, dalla Camilluccia a via dei Parioli per rendersene conto. Ed è sempre in questo Municipio il numero più alto di segnalazioni e interventi della polizia municipale: una media di quattro, cinque segnalazioni al giorni, 450 negli ultimi tre mesi con relativi piantonamenti da parte delle pattuglie dei vigili urbani (del Gruppo Parioli) e transennamenti. L'ultimo caso martedì in viale della Moschea: manto stradale dissestato e buche hanno costretto i vigili a chiudere la strada in direzione Foro Italico (da viale Parioli a via dell'Agonistica). Pesantissime le ripercussioni sul traffico in tutta la zona. E anche ieri la situazione era la stessa: code e automobilisti infuriati. Tre pattuglie e sei motociclisti a presidiare 100 metri di strada dissestata. «Per risolvere il problema della pericolosità creatasi in viale della Moschea a causa dell'aggravarsi dello stato del manto stradale - spiega il presidente del Municipio, Giuseppe Gerace - l'unità tecnica del Municipio si è immediatamente attivata. Contiamo di riaprire in 48 ore e ci scusiamo per il disagio».


 

I VOLONTARI
La situazione di viale De Coubertin, davanti all'Auditorium, è talmente critica che il Municipio ha chiesto l'intervento dell'associazione “Tappami”, ormai piccolo grande fenomeno della Capitale: comuni cittadini, guidati da Cristiano Davoli, che si offrono di chiudere le buche gratuitamente. Una settimana fa, su indicazione del comando dei vigili dei Parioli, una volontaria ha portato sette sacchetti da 25 kg l'uno per poter tappare i tre crateri che costringono gli automobilisti a slalom improbabili quanto pericolosi. La strada è diventata - in autonomia - a senso unico alternato. Ma, passata una settimana, le buche sono rimaste tali. Transennate. La municipale, dopo aver presidiato viale De Coubertin, ha preferito mettere le transenne. Ma del bitume messo a disposizione da ”Tappami”, nessuna traccia. Un giallo. Ma soprattutto uno spreco, considerando l'emergenza continua. «Siamo bombardati di richieste - ammette Davoli - tra chi ci rintraccia su Facebook e chi ci vede in televisione. Ma non possiamo intervenire ovunque. Abbiamo appena preso 40 sacchetti da una ditta e 60 da un'altra, ma non li possiamo regalare a vigili o municipi».
 

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