Gli occhi e lo zigomo gonfi. La paura per Antonio è ora passata dopo il brutto incidente avvenuto ieri lungo via di Santa Cornelia, a Formello. L’ anziano signore ha aperto lo sportello del contatore elettrico ed è stato aggredito da uno sciame di 60 mila api. Non è in pericolo di vita perché prontamente è riuscito a mettersi in salvo e ripararsi all’interno della sua macchina. Nessuno shock anafilattico dunque, ma diverse punture e sicuramente tanto spavento. «Una delle situazioni più pericolose in assoluto», spiega al Messaggero l’esperto zoofilo, Andrea Lunerti intervenuto per rimettere in sicurezza la strada e portare le api in salvo.
Una stagione, quella che stiamo vivendo, in cui sono stati molti i casi di nidi rinvenuti all’interno delle pareti domestiche e in piccoli luoghi chiusi come le utenze di luce e gas. «Vanno aperti con molta attenzione e possibilmente lentamente», sottolinea Lunerti. «Bisogna osservare se c’è una fuoriuscita di questi insetti».
Cosa fare in caso di aggressione? «La cosa migliore è coprire il volto con indumenti o qualsiasi altro oggetto che metta al riparo gli occhi e le parti delicate. È necessario attendere che le api si calmino e poi allontanarsi lentamente. Mai correre velocemente perché potrebbero rincorrerci e pungerci. Le api sono consapevoli da dove arriva il pericolo e tendono a difendersi. Anche nell’acqua: se ci buttiamo in acqua le api attendono la nostra risalita e ci attaccano».
IL PRECEDENTE
Nel centro residenziale Le Rughe, sempre a Formello, lo scorso 8 giugno, 18 mila api avevano trovato un riparo dentro lo sportello di un contatore elettrico. Gli insetti dovevano essere recuperati e trasferiti in una zona sicura. Ma qualcuno, probabilmente impaurito per la presenza del nido, ha pensato bene di ucciderle con uno prodotto insetticida. Sconvolti i condomini e l’amministratore del centro residenziale. «Prodotti pericolosi per gli animali e per l’uomo», ricorda Lunerti.