Matteo Mancia, il 22enne morto in scooter su via Due Ponti: «Voleva fare l’allenatore»

Oggi alle 13 all'università salesiana la messa in suo ricordo. Atteso il nullaosta per i funerali

Matteo Mancia, il 22enne morto in scooter su via Due Ponti: «Voleva fare l’allenatore»
di Alessia Marani
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Venerdì 15 Marzo 2024, 00:29

«Matteo Mancia era un ragazzo eccezionale, bello dentro e fuori. Onesto, leale e dolcissimo con tutti i suoi ragazzi. Un giovane forse diverso dalla sua generazione e che con il suo splendido sorriso riusciva a coinvolgerti sempre». Daniela Rippa presidente dell’Associazione sportiva Don Bosco Nuovo Salario ancora non si capacita della morte di «Mister Matteo». Il 22enne studente di Pedagogia dell’Università Pontificia Salesiana, allenava i due gruppi dei “pulcini”, ovvero i bambini nati nel 2015 emuli dei divi del calcio. Anche Matteo, aveva un sogno: prendere il patentino da allenatore e impegnarsi in questa carriera. Per settembre aveva fissato, intanto, il suo prossimo obiettivo: laurearsi. Come oggetto della sua tesi aveva scelto proprio di raccontare la sua esperienza come allenatore dei più piccoli. Nel frattempo, quando poteva, non vedeva l’ora di correre a casa dalla nonna «perché come cucina lei, nessun altro», ripeteva sempre ai suoi amici. Invece, non ce l’ha fatta. La sua vita - la ventiquattresima a Roma dall’inizio dell’anno - è stata stroncata dall’ennesimo incidente stradale. Il ragazzo era in sella al suo Liberty 125 in via Due Ponti, quando alle 12,30 di mercoledì si è scontrato con un furgone condotto da un 56enne che si immetteva sulla strada all’incrocio con via Bomarzo.

Roma, incidente su via Due Ponti: scooter contro autocarro, ragazzo di 22 anni morto sul colpo

L'incrocio maledetto

Un’intersezione maledetta, già teatro di gravi incidenti.

Per il giovane mister non c’è stato nulla da fare, è deceduto sul colpo. Il casco scivolando via ha lasciato scoperti i suoi riccioli, lunghi e ribelli «che cercava di domare indossando sempre un cappello», come raccontano gli amici. Oggi alle 13, nella Cappella Gesù Maestro, all’interno dell’Università, verrà celebrata una messa in suo ricordo. I funerali saranno celebrati non appena la famiglia avrà il nullaosta dal magistrato, dopo l’autopsia. Gli agenti del XV Gruppo Cassia della Polizia locale stanno ricostruendo la dinamica dell’impatto. Matteo viaggiava su via Due Ponti in direzione Flaminia, l’autocarro si è immesso da via Bomarzo verso sinistra. Il contatto tra i due mezzi è avvenuto all’altezza della ruota posteriore destra del furgone. Bisognerà capire se sia stata rispettata la precedenza.

 

Ieri pomeriggio i pulcini attendevano il loro mister sul campo della parrocchia di S. Maria della Speranza, che ospita la squadra. «Matteo era il loro eroe - dice la presidente Rippa - sarà uno choc. “Ci vediamo giovedì” mi aveva detto. Ed ecco giovedì è arrivato ma Matteo non lo rivedremo. Era il figlio che ogni genitore vorrebbe avere». Indelebile il ricordo lasciato anche ai professori e ai colleghi di corso: «Studiava Scienze dell’educazione, al terzo anno di Pedagogia sociale. Sempre attivo e partecipe a tutte le iniziative, lo ricordiamo soprattutto per il suo sorriso, la disponibilità e per il suo entusiasmo nel vivere in dialogo con tutti», cita un post. E infine: «Ciao Matteo ti vogliamo bene».

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