Roma, studente prende una nota e il patrigno malmena il preside Raimondo Pietroletti: 10 giorni di prognosi

La sospensione per "linguaggio scurrile e inappropriato utilizzato dal ragazzo" in un liceo sulla Cassia. La scuola: «Una gravissima aggressione

Roma, studente prende una nota e il patrigno massacra di botte il preside: 10 giorni di prognosi
di Aurora Magistri
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Domenica 24 Marzo 2024, 13:52 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 06:00

È stato ricoverato con dieci giorni di prognosi Raimondo Pietroletti, il dirigente scolastico dell’istituto paritario San Gabriele – Via della Giustiniana 1200 – “massacrato”, come riportano i genitori, dal patrigno di un alunno. La violenza a Roma. Il ragazzo viene ammonito con una nota; successivamente, però, arriva la sospensione, causata dal linguaggio scurrile e inappropriato utilizzato dal liceale.

Sospensione e botte, la vicenda

 

L’aggravante delle parolacce, motivo della grave punizione, è ritenuta inappropriata ed ingiusta dal patrigno, il quale richiede immediatamente un confronto con il docente.

Non ottenendo l’annullamento della sospensione, l’uomo, furibondo, si dirige dal preside dell’istituto, precedentemente insegnante di filosofia, descritto dalle famiglie della scuola come «l’uomo più docile, gentile e disponibile che possa esistere».

È il 15 marzo quando l’aggressore fa irruzione nell’ufficio del dirigente scolastico, impegnato in quel momento con diversi operatori. Volano minacce, seguite dalla richiesta del preside di mantenere la calma. Forse è stato proprio questo invito a scatenare la furia dell’uomo, il quale si avventa sul dirigente con una violenza impressionante.

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A piangere, dichiarano i testimoni, non è solo il preside; presente è anche il figlio piccolo dell’uomo, che con gli occhi pieni di lacrime, assiste a questa scena agghiacciante. Immediato l’intervento del personale scolastico, che non esita a contattare i soccorsi e la polizia; repentino anche l’aiuto da parte degli insegnanti, i quali evidentemente riescono ad evitare il peggio. In corso le valutazioni legali che assistono l’istituto; a muoversi, inoltre, il Ministero dell’istruzione che ha avviato le procedure del caso con l’Avvocatura dello Stato.

La scuola San Gabriele auspica che questo episodio sia riconducibile ad un singolo caso di «miseria umana e vuoto educativo» e assicura la continuazione dell’attività didattica. «Una gravissima aggressione»: i docenti rimangono ancora oggi scioccati dall’accaduto e affermano di essere spaventati ed impauriti. «Al di là delle risibili ragioni scatenanti la criminale aggressione, dobbiamo riflettere sulla crescente mancanza di rispetto nei confronti dell’istituzione scolastica e di chi la rappresenta»: queste sono le parole di Antonello Giannelli, Presidente ANP, secondo il quale è necessaria una “punizione severa”.

«Esprimo la vicinanza, mia e del Ministero, a Raimondo Pietroletti, dirigente scolastico dell'istituto San Gabriele di Roma, aggredito da un familiare di uno studente a seguito di un provvedimento di sospensione adottato nei confronti del ragazzo, reo di aver preso a parolacce un insegnante. La ferma condanna dell'accaduto e l'augurio, con tutto il cuore, di pronta guarigione al dirigente Pietroletti non bastano, perché chi aggredisce un lavoratore della scuola aggredisce l'Istituzione stessa. È mio dovere, come Ministro, portare avanti, con determinazione, come sto facendo quotidianamente, ogni misura utile a ripristinare la cultura della legalità e del rispetto a tutela di tutta la comunità scolastica». Così il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

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