Roma, Tronca si insedia: «Ce l'ho fatta con l'Expo, ce la farò anche con Roma»

Roma, Tronca si insedia: «Ce l'ho fatta con l'Expo, ce la farò anche con Roma»
di Simo Canettieri e Lorenzo De Cicco
4 Minuti di Lettura
Sabato 21 Novembre 2015, 00:25 - Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 08:53

ROMA - Solo un caffè per pranzo. Poi una piccola faccenda domestica: l'inventario dei mobili trovati nella sua nuova stanza al primo piano del Campidoglio. Poco prima delle 12 di ieri Francesco Paolo Tronca è arrivato in Comune. Niente bici come il suo predecessore, Ignazio Marino, che non ha visto per il saluto istituzionale (l'ex sindaco ha passato la domenica «da amici in campagna»).

Dopo un incontro mattutino con il prefetto Franco Gabrielli, il neo commissario del Comune di Roma è arrivato a Palazzo Senatorio.

E' sceso da una Bmw. Seduto al fianco dell'autista, dietro un collaboratore. Solo «buongiorno e buon lavoro» ai cronisti. Saluto ripetuto anche ai curiosi commessi di Palazzo Senatorio. L'unica immagine concessa alla stampa è stata la foto dal balcone del suo ufficio con vista Fori Imperiali. Poi l'ex prefetto di Milano si è messo subito al lavoro. In sequenza ha visto il segretario generale Serafina Buarnè (hanno parlato del bilancio da approvare), poi il capo dei vigili Raffaele Clemente e dirigenti vari. Tronca, in trench classico sopra al completo, non si è concesso battute. «Uno stile da funzionario dello Stato vecchio stampo», ha commentato chi lo ha incrociato nei corridoi di Palazzo Senatorio. Dove è rimasto a lavorare fino alle 15.30. Da qui poi è partito per il Verano: la prima uscita pubblica. Nella folla fuori dal cimitero, subito dopo la stretta di mano con Papa Francesco, a un certo punto qualcuno lo vede con la fascia tricolore e gli urla: «Che Dio la benedica! Ha una missione difficile». Lui allarga le braccia e sorride: «Mi ha benedetto il Papa, quindi...». Insomma: «Ce l'ho fatta con l'Expò, ce la farò anche a Roma».

Prefetto, cosa le ha detto Papa Francesco nel vostro primo faccia a faccia? Con il suo predecessore in Campidoglio c'era stata una certa freddezza negli ultimi tempi...

«Mi ha detto che bisogna avere tanta forza ed energia. E io gli ho detto che, con la sua benedizione, le sfide che abbiamo davanti riusciremo a vincerle. Le sue parole di benvenuto, che ho trovato bellissime, mi danno forza per andare avanti».

Dica la verità, Bergoglio le è sembrato preoccupato per il Giubileo? Manca poco più di un mese ormai, ci sono tante questioni ancora irrisolte...

«Guardi, lui era serenissimo e sinceramente lo sono anche io».

Nessuna preoccupazione? Davanti a lei ha dei mesi difficili...

«Ma perché, i due anni che mi sono appena lasciato alle spalle a Milano sono stati facili? Ieri (sabato, ndr) ho finito a mezzanotte con l'Expo, oggi sono venuto a Roma. Ce la faremo».

Renzi ha detto: con Tronca e Gabrielli ridaremo ai romani fiducia ed entusiasmo. Anche l'Osservatore romano l'ha esaltata, definendo il suo lavoro a Milano “eccellente”. Sente il peso di tutte queste aspettative?

«Io sono convinto di una cosa: quando si esercita qualsiasi tipo di responsabilità non bisogna mai farsi prendere dai trionfalismi. Al contrario, tocca essere sempre molto sereni e positivi. Bisogna affrontare tutto con grande umiltà».

Qual è la prima emergenza che affronterà in Campidoglio? La prima mossa?

«Una: rimboccarmi le maniche. Se ho paura di fallire? Questa è una sfida. Vedremo cosa riuscirò a fare».

Il 6 novembre parteciperà alla riunione bilaterale con il Vaticano per parlare di Giubileo?

«Devo ancora vedere che impegni ci sono a Milano. Della bilaterale ho saputo oggi pomeriggio. Spero di incontrare di nuovo Papa Francesco prossimamente, anche se ancora non abbiamo concordato una data. In questo nostro primo incontro non abbiamo parlato a lungo, l'ho salutato prima che iniziasse la cerimonia, poi si è voluto intrattenere anche alla fine. È stato gratificante. Perché quando si ha un sorriso benedicente, come quello del Santo Padre, il timone lo si tiene in modo più solido».

Con Renzi quando vi vedrete? Soprattutto: cosa si aspetta da parte del governo?

«Spero di incontrare il premier nei prossimi giorni. Non abbiamo ancora un appuntamento fissato, ma sono appena arrivato. La sfida è appena cominciata».