Il Rieti di Caneo domina la Viterbese
Il tecnico: “Vittoria netta e meritata”
Lopez: “Noi polli sui primi due gol “
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L'esultanza del Rieti (Foto Riccardo Fabi / Meloccaro)
di Marco Ferroni
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Mercoledì 23 Ottobre 2019, 23:51 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 01:15

RIETI - Colpo Caneo! Miglior esordio il tecnico sardo non poteva di certo augurarselo: 4-2 alla Viterbese nel derby più sentito del "pianeta-calcio" a tinte amarantoceleste. Una vittoria netta, non solo sotto l'aspetto del risultato, ma anche e soprattutto dal punto di vista del gioco: 96' minuti perfetti, impeccabili, che neanche i due gol della Viterbese riescono ad intaccare.
 

 

CANEO RAGGIANTE
E alla fine della gara, il "vulcanico" Caneo (espulso alla mezz'ora del primo tempo per doppia ammonizione) si complimenta coi suoi giocatori, ma fissa immediatamente i prossimi obiettivi: lavoro, lavoro, lavoro, tanto lavoro.
"E' andata esattamente così come l'avevamo preparata alla vigilia - ammette Caneo - Siamo scesi in campo con una mentalità diversa, tanta aggressività ed altrettanto dinamismo. La Viterbese sicuramente si aspettava un Rieti che sarebbe partito forte, ma forse il fatto di aver piazzato i tre attaccanti sui loro tre difensori, gli ha tolto qualche idea nelle giocate da dietro. Loro sono bravi a ripartire da Milillo o Atanasov e questa nostra scelta ci ha agevolato".

MARCHEGGIANI BUM BUM
La partenza-lampo, la doppietta di Marcheggiani, ma soprattutto i quattro gol realizzati nei momenti decisivi del match, hanno fatto sì che la partita si incanalasse subito nella direzione giusta, anche perché Caneo, con assoluta sincerità, non nasconde i limiti dei suoi.
"Abbiamo fatto una buona mezz'ora e quei due gol in avvio si sono rivelati preziosi - ammette - anche perché poi siamo calati un po' ed il motivo è da ricercare nel fatto che atleticamente non reggiamo ancora più di tanto. Dobbiamo lavorare e tanto, il campionato è ancora lungo".

AGGRESSIVO E ASFISSIANTE
In sede di presentazione lo aveva preannunciato ("mi ispiro al 3-4-3 del Gasp e al palleggio di Sarri") e nonostante appena due allenamenti a disposizione, non ha rinunciato affatto a mantenere fede al suo credo tattico.
"Abbiamo lavorato affinché si potesse giocare subito con questo tipo di atteggiamento ed il campo ci ha dato ragione - dice ancora Caneo - Il segreto? Non far giocare gli avversari quando siamo in fase di non possesso e sopperire alla mancanza di qualità tecniche con personalità e carattere. In questo momento siamo una bottiglia di cristallo in mezzo a tante bottiglie di piombo, un passo alla volta senza esagerare".

ADDARIO OK ALL'ESORDIO
Cambio modulo, ma anche cambio della guardia tra i pali: dentro Addario (all'esordio assoluto), uno che con Caneo aveva già giocato "al Santarcangelo: conoscendolo sapeva già quello che chiedo con questo tipo di modulo e cioè una buona tenuta del pallone soprattutto coi piedi. Pegorin lo conosco meno, ma per me sono tutti importanti". Per il portiere pescarese un debutto convincente: blocca a terra la conclusione di Ciulina, incolpevole sui due gol della Viterbese, di sicuro uno che può fare bene.

TRIDENTE IN GOL
Fatto strano, ma importante, per la prima volta tutti e tre gli attaccanti sono riusciti ad andare in gol. Ed i motivi, seppur semplici, li riassume così proprio Caneo. "Avevo visto alcune partite precedenti - dice - ed una cosa era evidente: che tutto erano tranne che attaccanti. Le punte devono giocare in avanti, loro tornavano indietro: hanno cambiato direzione e, guarda caso, sono stati decisivi. Marcheggiani? Se gioca dietro la prima punta è devastante".

LOPEZ ACCETTA LA SCONFITTA
Nonostante la pesante sconfitta, Giovanni Lopez fa una disamina piuttosto lucida ed onesta della partita: elogia il Rieti, non prima però di evidenziare gli errori commessi dai suoi, soprattutto occasione dell'uno-due iniziale.
"Sicuramente abbiamo sofferto la determinazione iniziale del Rieti - dice - ma su quei due gol in un minuto siamo stati dei polli.
Ad onor del vero, però, va detto che il Rieti ha vinto con merito. Me lo aspettavo così aggressivo, perché le difficoltà aggregano. Ora,senza drammi, riflettiamo sugli errori e ripartiamo: quello che mi allarma è che prendiamo sempre gol".

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