Lo scenario
Insomma, alla fine l’affitto dei nuovi locali li pagherebbe la Provincia, che continuerebbe a onorare gli impegni presi anche tramite la messa a disposizione dell’ex caserma di via Cintia. Il nodo da sciogliere resta la fine dei lavori a palazzo Aluffi (leggi pezzo accanto). Domani Calisse dovrebbe incontrare i vertici dell’azienda per capire se entro settembre i locali saranno pronti per accogliere gli studenti universitari. Intanto, l’ente di via Salaria ha pubblicato sul sito la manifestazione di interesse rivolta ai proprietari di immobili, che abbiano una vulnerabilità sismica adatta, per trovare le aule da mettere a disposizione degli studenti delle superiori. Nel frattempo, ecco il testo inviato il 24 luglio da Calisse al direttore Mitolo e di cui Il Messaggero è venuto in possesso: «In riferimento all’oggetto, ed alla transazione stipulata tra la Provincia e la Sabina universitas, si comunica che in seguito all’emergenza epidemiologica da Covid 19 e delle conseguenti linee guida per la riapertura delle attività scolastiche per l’anno 2020/2021, che si dovranno tenere in “presenza”, questa amministrazione ha la necessità di utilizzare gli spazi scolastici all’interno del proprio immobile in via Angelo Maria Ricci, sede dei Geometri, oggi occupati dall’università, fin da settembre». Una situazione che preoccupa però l’opposizione. La stoccata a Calisse arriva dal consigliere di opposizione, Alessio Angelucci: «Il ritornello è sempre lo stesso, dalla vulnerabilità degli edifici alla mancanza di spazi offerti dai privati, tutto porta all’impossibilità di agire. In realtà in questo caso ci dovrebbe spiegare prima se gli interventi richiesti dalle stesse scuole al loro interno saranno fatti e in quali tempi e se, tali interventi, sono capaci di risolvere le criticità del momento».
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