Frosinone, vecchie armi messe all'asta: boom di richieste alla Provincia

Le proposte d'acquisto devono pervenire entro le ore 12 del 17 aprile

Frosinone, vecchie armi messe all'asta: boom di richieste alla Provincia
di Stefano De Angelis
4 Minuti di Lettura
Giovedì 4 Aprile 2024, 09:11

Un bando che fa gola e che, un po' a sorpresa anche per gli stessi promotori, ha fatto il giro di mezza Italia rivelandosi altamente allettante. È quello emanato a marzo dalla Provincia di Frosinone per la vendita delle armi fino a non molto tempo fa utilizzate dal corpo che svolge funzioni di polizia amministrativa e di controllo sul territorio e che opera alle dipendenze dell'ente di piazza Gramsci. Un totale di sedici "pezzi" tra pistole e fucili di vario tipo, definiti in "ottimo stato", messi sul mercato in singoli lotti con un prezzo base di partenza. Dal 18 del mese scorso, giorno in cui è comparso l'avviso pubblico sull'albo pretorio, sono arrivate centinaia di richieste di informazioni.

L'ufficio del servizio patrimonio della Provincia è stato tempestato di telefonate, giunte dalla Ciociaria e da altre regioni, anche da Lombardia e Toscana solo per citarne alcune.

Diverse anche le email ricevute. Tutti interessati all'asta per l'alienazione dei modelli di Beretta, carabine e semiautomatici a pompa con canna liscia che una volta erano in dotazione agli agenti della polizia provinciale. Per anni portati nelle fondine e in spalla durante le varie attività di prevenzione o d'intervento negli ambiti di competenza, sono stati "pensionati" perché ritenuti non più idonei e quindi dismessi. A mettersi in contatto con l'ente di palazzo Jacobucci sono stati in particolare collezionisti sparsi in varie zone della Penisola, ma anche chi lavora nel settore regolamentato della raccolta di armi per ragioni di commercio. Tantissime le chiamate pervenute per sapere caratteristiche, dettagli, conservazione, stato di usura, misure e anno di acquisto. Un numero elevato e inatteso.

FOTO SULL'ALBO PRETORIO

A fronte della pioggia di domande, la Provincia ha deciso di procedere a un'integrazione del bando pubblicando, sull'albo pretorio, le foto di pistole e fucili in questione con tanto di descrizione: dalla lunghezza allo spessore, dal peso alla classificazione fino al funzionamento e alla capacità del caricatore in relazione alle munizioni. Si tratta di armi cosiddette corte e lunghe: tredici sono state comprate dalla Provincia ventitré anni fa, nel 2001, le altre nel 2014. Potranno essere visionate fissando un appuntamento con la polizia provinciale. Ora, dunque, vista l'attenzione e l'attrattività riscontrate, non resta che attendere la chiusura dei termini del bando per conoscere in quanti concorreranno.

Potranno partecipare i proprietari di armerie con sede in Italia in possesso di licenza, non scaduta, e i privati titolari di porto d'armi in corso di validità. Non potranno rispondere, invece, gli obiettori di coscienza. Per l'aggiudicazione dei singoli lotti è stato individuato il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa per l'ente, cioè quella migliore, più alta rispetto all'importo posto a base di gara. Gli interessati alla manifestazione d'interesse, rivolta a commercianti del settore e cittadini che dispongono dei requisiti richiesti, dovranno far pervenire la proposta d'acquisto (indicando la cifra) e la documentazione entro le 12 del 17 aprile tramite plico, chiuso e sigillato, indirizzato all'ufficio protocollo della Provincia e destinato al servizio patrimonio amministrativo.

LE ARMI IN VENDITA

Sono sedici le armi che la Provincia intende cedere. Si tratta di due pistole Beretta nano calibro 9x21 (per ciascuna l'importo base è di 400 euro), di una Beretta Stoeger Cougar 9x21 (300 euro), di sei fucili a pompa e semiautomatici tipo Franchi spas 15 calibro 12 (mille euro la coppia), di tre carabine Remington 742 Woodmaster calibro 280 r (600 euro), di altre due dello stesso modello (400 euro), di una carabina Remington 7400 calibro 30.06 (200 euro) e di un'altra tipo Remington Anshutzsavage 6P-N calibro 22 (400 euro). Un totale di dieci lotti per un valore complessivo minimo pari a 5.700 euro. In caso di offerte contenenti la stessa somma, la graduatoria sarà definita attraverso il sorteggio durante una seduta pubblica. A chiusura del bando, sarà nominata una commissione.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA