Stop per oltre due mesi alla Takeda, i sindacati si dividono

Stop per oltre due mesi alla Takeda, i sindacati si dividono
4 Minuti di Lettura
Lunedì 25 Dicembre 2023, 09:21

RIETI - Botta e risposta tra i sindacati sulla vertenza Takeda. Al centro della rottura ci sono le divergenze sulla trattativa per la programmata chiusura temporanea dell’azienda dal 18 marzo al 27 maggio 2024 finalizzata alla ristrutturazione della società di via della Chimica.

La Uiltec

Nei giorni scorsi la Uiltec è uscita dal tavolo unitario dove sedeva insieme al Filctem Cgil e Femca Cisl. «Tale decisione - ha spiegato la segretaria generale Uiltec Alto Lazio, Alessandra Aldini –, che è stata presa da tutto il gruppo dirigente, nasce dalla impossibilità a mantenere un confronto leale e rispettoso delle idee e punti di vista di tutte le componenti della rappresentanza sindacale unitaria». La decisione della Uil di sospendere la propria partecipazione dai tavoli unitari nascerebbe dal fatto che nei giorni scorsi si era aperto un acceso dibattito tra le Rappresentanze sindacali unitarie sulla opportunità o meno di procedere alla indizione di un'assemblea in «cui - fa sapere Aldini - venivano formalizzati in chat i voti contrari delle altre due organizzazioni sindacali». «Ma subito dopo il nostro sondaggio, ovvero se si era d’accordo a fare l’assemblea - ha affermato la segretaria -, le altre due sigle sindacali hanno pensato bene di indire loro un’assemblea senza coinvolgere le nostre Rsu manifestando così un atteggiamento autarchico. Comprendiamo che non si è abituati a mantenere un atteggiamento di ascolto. Ebbene sì anche per coloro che hanno convinzioni diverse. Questo è il sale della democrazia che non può sostanziarsi solo negli slogan di piazza».

Frizioni, tuttavia, non nuove all’interno delle tre sigle sindacali. Già l’anno scorso si era consumata una parziale rottura in occasione dell’accordo sulla precedente chiusura dell’azienda, che aveva visto la Uiltec non formare l’accordo. «Noi oggi non siamo disposti a percorrere di nuovo quella strada - ha concluso Aldini - per queste ragioni abbiamo formalizzato la necessità di essere convocati separatamente e informiamo che nelle prossime ore arriverà una comunicazione analoga da parte dei componenti delle nostre Rsu eletti nella lista della Uiltec Alto Lazio. Abbiamo ormai alle porte il prossimo shut down (chiusura) e discussioni inerenti alle professionalità, i carichi di lavoro ed è per questo che attendiamo, prima possibile, una convocazione separata da parte dell’azienda».

La Cgil

«Credo che la Uil – risponde il segretario generale della Filctem, Lorenzo Attimonelli – debba rivedere la propria posizione, perché il percorso l’avevamo, in sede di Rsu, delineato in termini unitari, dopodiché l’annuncio di disertare i tavoli, con argomenti sul tappeto che sono molto importanti».

La decisione di sospendere la propria partecipazione dal tavolo sarebbe dovuta al fatto che le altre due sigle sindacali, la Filctem Cgil e Femca Cisl, avrebbero indetta un’assemblea senza coinvolgere le Rsu della Uil.

«Credo che la Uil abbia un problema di visibilità – aggiunge Attimonelli –. Ripeto i percorsi erano già stabiliti in modo unitario, nel metodo e nel merito delle questioni». Il segretario della Filctem poi pone una domanda: «Che senso ha disertare i tavoli su questioni importanti? Credo che questo sia il più grande regalo che si possa fare a un’azienda. Parliamo di risposte che l’azienda deve entro le feste. Dopodiché vale ciò che decide la maggioranza delle Rsu, a questo punto spero che la Takeda non rimandi il tavolo». La Cgil spera che la Uil ci ripensi e torni al tavolo unitario. «A Rieti abbiamo un’eccellenza della farmaceutica mondiale – sottolinea Attimonelli – dove in pochi anni siamo passati da circa 150 a 600 addetti. Credo che queste opportunità le organizzazioni sindacali le debbano cogliere affinché il fermo produttivo, che è stato programmato dall’azienda, serva per discutere dei temi che sono sul tappeto, come anche stabilizzare alcuni lavoratori. La Uil, se vuole, si presenti al tavolo. Io per senso di responsabilità la farei aderire. Ci pensassero, perché il tavolo andrà avanti ugualmente, anche senza di loro».

Frizioni, tuttavia, non nuove all’interno dei sindacati di categoria. L’anno scorso si era consumata una parziale rottura in occasione dell’accordo sulla precedente chiusura della Takeda, che aveva visto la Uiltec non firmare l’accordo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA