Rieti, Takeda, 22 milioni per crescere ancora

L'incontro alla Takeda (foto Meloccaro)
di Giacomo Cavoli
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Mercoledì 14 Giugno 2023, 00:10

RIETI - Dodici milioni di euro per lo sviluppo e l’implementazione di processi innovativi che consentiranno di ottenere una maggiore produzione di immunoglobuline e di albumina e altri dieci milioni per l’installazione di nuovi macchinari. In totale fanno quindi 22 milioni di euro che ieri, al nucleo industriale, la multinazionale giapponese della biofarmaceutica Takeda ha annunciato di aver destinato al sito produttivo di Rieti, arrivando così a garantire un piano di investimenti che fino al 2025 salirà fino a 320 milioni di euro, coinvolgendo il polo industriale Rieti-Pisa di Takeda in Italia.

L'investimento. Ad accompagnare l’annuncio, ieri, la presenza del sottosegretario di Stato al ministero della Salute Marcello Gemmato, del deputato di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini, dei sindaci di Rieti Daniele Sinibaldi e di Cittaducale Leonardo Ranalli e del presidente di Unindustria Rieti, Alessandro Di Venanzio. «E’ un momento storico di progresso sia scientifico che tecnologico e vogliamo coglierne le opportunità – spiega Stefano Navari, responsabile della qualità del sito produttivo reatino – Il mondo dei plasma-derivati è una nicchia, servono competenze particolari e le donazioni di sangue sono estremamente importanti, perché le proteine derivano dal plasma umano, materia prima per definizione limitata. La lavorazione dei derivati del plasma è un processo molto lungo che richiede circa 8-12 mesi: grazie a questo investimento riusciremo a produrre di più lavorando sull’ottimizzazione del processo, riducendone i tempi e consumando di meno. In questi mesi ci stiamo preparando ad installare tutte le apparecchiature necessarie al suo sviluppo e si prevede l’esecuzione dei primi lotti di conformità per la fine del 2024».
Le prospettive. I 22 milioni di euro aiuteranno lo stabilimento reatino ad aumentare la disponibilità di farmaci salvavita, in particolare immunoglobuline e albumina, sostenendone l’innovazione grazie al miglioramento dell’efficienza e della sostenibilità: «Dentro l’annunciata crescita dell’1,2 per cento del Pil nazionale c’è anche il contributo della Takeda e questo giustifica la vicinanza del governo - commenta il sottosegretario Gemmato - Nei prossimi anni il governo sarà stabile e questo è un dato di valore che dobbiamo mettere in campo, perché stavolta ci sarà anche prosperità, ovvero la possibilità di poter fare progetti, superando le fasi di avvio e chiusura del dialogo che ogni cambio di esecutivo comporta».

Il sostegno dei Comuni. Che la permanenza di Takeda a Rieti sia la garanzia di posti di lavoro altrimenti quasi impossibili da assorbire, ne sono ben consapevoli anche i due sindaci di Rieti e Cittaducale. 
Non a caso, Sinibaldi azzarda il parallelo con i tempi d’oro del nucleo industriale: «Un tempo, grazie alla Cassa del Mezzogiorno c’era l’opportunità di avere condizioni particolari – commenta il sindaco di Rieti - Il territorio ha bisogno di attività concrete e forti e ora che ci sono aziende in grado di investire, è un dovere delle realtà istituzionali essere al loro fianco».

A Cittaducale, «il nostro Comune ha dato sempre il massimo per favorire il percorso di crescita di Takeda - spiega Ranalli. - In questo senso, non smetterò mai di ringraziare gli uffici dell’ente, che trascorrono buona parte delle loro giornate sullo studio delle pratiche relative a Takeda».

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