RIETI - Tutti i punti di presunta debolezza strutturale e le verosimili vulnerabilità del b&b “La margherita” di Saletta di Amatrice al vaglio del consulente tecnico della Procura. La struttura ricettiva - a seguito del sisma del 24 agosto 2016 - crollò, causando la morte di tre ospiti. Ieri, all’attenzione del giudice monocratico, Alessio Marinelli, l’esame tecnico del consulente, l’ingegnere Irtì, che ha passato ai raggi X ogni aspetto legato a quel tragico crollo (materiali, cinematismi da collasso, progetto e documentazioni). Sostanzialmente il bed and breakfast collassò in quanto la risposta del «comportamento scatolare» dell’edificio e, in particolare, di solai e murature, non si attivò o comunque non replicò in maniera adeguata alle sollecitazioni sismiche delle 3.36. In altre parole - per il consulente tecnico - non si verificò quel comportamento meccanico atto a impedire ribaltamenti fuori piano, circostanza che non avvenne per diversi motivi: a causa di labilità di collegamento tra pareti, ammorsamento vulnerabile tra le pareti e con i solai nonché - come nella muratura del secondo piano - la presenza di una porzione in laterizio e «l’angolata», realizzata invece in pietrame che rendeva di difficile interpolazione due materiali di diversa natura. E poi, ancora, malta carente o mal distribuita, con linee di discontinuità o spesso assorbita dal laterizio e quindi quasi assente o mancanza di ammorsature. Tutti elementi che avrebbero reso l’edificato meno resistente ai carichi, alle spinte orizzontali e alle forze di taglio.
La direzione
Sotto la lente anche la direzione del crollo, il collasso delle pareti realizzate in Poroton, le armature di collegamento, la malta di legame e le linee di ribaltamento oltre a un’attenta analisi dei rivestimenti esterni in arenaria e delle pareti divisorie.