«La vittoria sulla Luparense ha un significato importante sia per la difficoltà del campo che per il blasone dell’avversario - dichiara l’universale amarantoceleste Sergio Romano - Ci aiuterà ad acquisire ancora maggior sicurezza».
Arrivato nella finestra invernale di mercato Romano sta migliorando la sua condizione partita dopo partita: «Sono contento che la mia forma sia in crescita di pari passo con quella dei compagni. Il mio ruolo è collaborare per il bene della squadra e dare sostanza».
Sei vittorie consecutive in campionato, avete trovato la definitiva quadratura del cerchio o ancora potete migliorare in alcuni aspetti? «Indubbiamente abbiamo trovato delle buone misure e i risultati aiutano - replica Romano - Crescere ancora però serve anche per prepararci a momenti in cui le cose fisiologicamente potrebbero andare un po’ peggio».
Con la penalizzazione di 8 punti del Kaos Reggio Emilia gli amarantocelesti si trovano al quinto posto solitario a quota 34, con il quarto posto distante cinque lunghezze quando al termine della regular season restano da giocare sei partite. «Siamo in ballo e proveremo a vincerle tutte. Siamo partiti da dietro, adesso pensiamo partita dopo partita e alla fine tireremo le somme».
Domani una grande partita contro una sua ex squadra. Quali emozioni e che gara si aspetta? «Fa piacere rincontrare tanti amici ed ex compagni - continua Romano - Ho solo ricordi positivi dell’esperienza abruzzese dato che mi sono trovato molto bene sia in società che in città. Venendo alla partita loro sono praticamente una corazzata e per di più reduci da un risultato negativo quindi avranno voglia di rivalsa. Dovremo essere attenti e concentrati difensivamente e fargli male non appena ce ne daranno l’opportunità».
A far la differenza sarà anche il calore e il supporto del pubblico reatino in un PalaMalfatti che va verso il sold out. «Sappiamo che abbiamo riportato un po’ di entusiasmo tra i tifosi e questo non può che farci piacere. Avremo bisogno del loro appoggio per provare a portare avanti questa serie: insieme ce la possiamo fare».
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