Rieti, l'Accademia italiana della Cucina premia tre eccellenze reatine

La premiazione
di Sabrina Vecchi
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Domenica 18 Giugno 2023, 00:10

RIETI - Consegnati, presso la Camera di commercio di Rieti, i riconoscimenti tributati dal Consiglio di presidenza dell’Accademia italiana della Cucina, su segnalazione della delegazione di Rieti.

I riconoscimenti. Il “Diploma di Buona Cucina” è stato assegnato al ristorante “Delicato”, di Contigliano, da poco avviato nel borgo reatino dalla giovane chef Carlotta Delicato. Il premio intitolato al giornalista gastronomico Massimo Alberini è stato invece assegnato a due attività artigianali operanti sul territorio, quella di Enzo Crosti, conosciuto per la sua porchetta nell’area di Cotilia e quella di Stefano Facioni di Poggio Mirteto. Posati i mestoli e tolte le “parannanze”, i titolari delle attività premiate hanno ricevuto i premi, per la prima volta in una cerimonia pubblica.

Le finalità. Il delegato reatino e consultore provinciale, Francesco Palomba, spiega la finalità del premio, che seleziona ormai da molti anni le attività locali che si distinguono per qualità ed esperienza sul territorio. «Siamo sempre felici di assegnare questi riconoscimenti - osserva Palomba - tanto più che, a Rieti, l’Accademia italiana della Cucina sta per compiere cinquant’anni, mezzo secolo di vita». Variegati anche i destinatari dei riconoscimenti, andati, come visto, a due attività storiche artigianali e a una giovane ristoratrice: «È bello questo cambio generazionale tra esercizi storici e nuove leve», sottolinea il vicepresidente della Camera di commercio di Rieti e Viterbo, Leonardo Tosti, presidente di Confcommercio Lazio nord.
Peraltro, i tre premiati rappresentano altrettante aree della provincia reatina, dalla bassa Sabina con Poggio Mirteto, a Cotilia e a Contigliano.

A testimoniare di “eccellenze” con origini diverse tra loro.

La cerimonia. Il primo a ritirare il premio è stato Stefano Facioni, titolare di “E...Non solo carne”, di Poggio Mirteto, un’attività specializzata in gastronomia, che ha saputo portare avanti la tradizione di papà Nando, ma seguendo con creatività le evoluzioni del momento.
Emozionata, in sala, la chef Carlotta Delicato, classe 1994 - quindi con trent’anni ancora da compiere - da circa un anno titolare del suo ristorante di Contigliano, dove ha associato il concetto di cucina gourmet con l’accurata scelta dei prodotti del territorio. Uno dei tanti premi per lei, ultimamente seguitissima soprattutto dagli esperti del settore, che monitorano i suoi piatti che si stanno facendo notare nel panorama nazionale ed oltre. Come raccontato proprio dal Messaggero, la sua storia vede una grande esperienza maturata in ambito nazionale e internazionale, a dispetto della giovane età, per poi stabilirsi a Contigliano.
Emblema della porchetta del territorio è il nome di Enzo Crosti, che riceve, visibilmente emozionato, il premio per la sua attività di Cotilia, aperta dalla famiglia nel 1971 e tappa fissa per chi transita verso Ascoli Piceno, lungo la via Salaria.
Orgogliosi i tre premiati, felici anche di conoscersi tra loro e, naturalmente, si finisce con l’attestazione delle “fonti”: la chef Delicato propone il suo speciale vitello tonnato, Enzo Crosti prepara la famosa porchetta, Stefano Facioni si cimenta in un’ottima pizza, preparata con grano Senatore Cappelli e farcita con la coppa.

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