Rieti, è morto Maurizio Pedretti
giocò nella Amg Sebastiani
di Joe Bryant e Dan Gay

Maurizio Pedretti
di Luigi Ricci
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Sabato 21 Aprile 2018, 00:33 - Ultimo aggiornamento: 00:34
RIETI - E’ scomparso ieri Maurizio Pedretti, ex giocatore della Amg Sebastiani dal 1982 al 1989. Pivot di 2.04, nato nel 1961, il lungo bolognese cresciuto nella Virtus Bologna arrivò a Rieti in serie A1 l’anno in cui la Sebastiani rinunciò a Willie Sojourner e cedette Roberto Brunamonti alla Sinudyne. Prima di lui a Rieti giunsero Maurizio Ferro e Alessandro Daniele, quindi venne acquistato Pedretti per provare a rinforzare sotto canestro la Amg che aveva puntato sulla coppia Tony Zeno, Wayne Sappleton che, pur validi, non erano dei pivot.

In quella stagione Rieti, sponsorizzata Binova, retrocedette in A2 e Pedretti rimase alla Sebastiani nelle stagioni successive, giocando con Claude Riley, Joe Bryant, Dan Gay, Lemone Lampley, Michael Payne. Quindi, saltata la stagione 1987/88 per andare in prestito in serie B, tornò a Rieti nel 1989/90, a sua volta retrocessa in B, nella squadra inizialmente allenata da Elio Pentassuglia che sarebbe perito in un incidente d’auto dopo poche giornate di campionato.

I suoi compagni reatini Gianfranco Sanesi, Antonio Olivieri, Luca  e Stefano Colantoni, Sergio Giovannelli, Roberto Ciccotti hanno spesso ricordato questo simpatico e schietto pivot bolognese dal fisico da giocatore di football americano, ottimo cambio dei lunghi, non dotato di una grandissima mano ma difensore e rimbalzista feroce, scherzando sui blocchi che piazzava durante gli allenamenti: “I più duri in assoluto. Neanche quelli degli americani erano così tosti. Come sbattere contro un blocco di granito”. Purtroppo la malattia è stata più forte anche del granito.
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