Rieti, la sabina Francesca Tognetti
si prepara per i Mondiali:
«Innamorata del pentathlon»

Francesca Tognetti
di Giacomo Cavoli
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Sabato 12 Agosto 2017, 08:33

RIETI - Le Tognetti sisters sono un po' le Williams del pentathlon moderno. Magari il paragone è un tantino esagerato - per il momento - ma può andare bene per sintetizzare la coppia d'oro che, nell'opposizione famiglia-sport, unione e divisione, trascina la visibilità mediatica del pentathlon moderno e regala quel tocco di curiosa grinta al gruppo della maglia azzurra. Francesca è a Rieti, impegnata nel collegiale della nazionale, Aurora ai mondiali Junior dove, in coppia con Elena Micheli ha già conquistato l'argento nella staffetta. Lontane per poco tempo, ma sentir parlare Francesca è riconoscere subito tracce di simbiosi, prime due donne in assoluto ad entrare a far parte della sezione pentathlon moderno del Gruppo Sportivo Carabinieri, lo scorso febbraio.
 

UNA VITA INSIEME

Da Borgo Quinzio, anche per loro i primi passi mossi al Centro di Preparazione Olimpico di Montelibretti. Francesca, ventidue anni da compiere tra nemmeno due settimane, è arrivata naturalmente prima di Aurora, diciannove anni il prossimo 16 settembre: «Aurora l'ho un po' trascinata - racconta Francesca - Addirittura nel 2009 aveva già smesso, aveva deciso che non voleva fare più nulla - ricorda ridacchiando - dopo però veniva a vedermi e alla fine ha ripreso. E' molto più forte di me e, anche se è più piccola, nella mia categoria è sempre stata un'ottima avversaria. Il pentathlon lo abbiamo cominciato come unica scelta per non bighellonare tra le strade di paese. Poi, però, entri nel giro della nazionale, conosci persone e comincia a piacerti. Non è uno sport molto pagato e ha ancora bisogno di tanta visibilità mediatica, ma te ne innamori e non riesci più a farne a meno».
 

Prima gara internazionale nel 2011, categoria Youth B, con corsa, tiro e nuoto: «Ero abituata ad essere campionessa italiana: arrivai quindicesima e ci rimasi malissimo. L'anno successivo, invece, ottava nel mondiale Youth e, nel 2013, la prima medaglia all'Europeo, vincendo nella stessa gara vinsi insieme a mia sorella e ad Aurora Trampolini. In realtà - prosegue Francesca - il boom è arrivato nel 2016: agli Europei dissero che non dovevo andarci, poi mi trovai lì per una coincidenza e mi dissero che non facevo parte della squadra. Gareggiai da individualista e presi la medaglia d'oro; dopo, all'europeo Senior conquistai anche l'ottavo posto. E in Egitto andai da capitana della nazionale. Fino ad ora il Cairo ha portato bene».
 

«Il mondiale di fine agosto al Cairo, adesso, è invece il mio primo da Senior, da quest'anno gareggio con i grandi. Mi aspetto di fare una grandissima gara di scherma: so' che a livello Senior sono temuta come schermitrice. Poi vediamo: spero di rientrare nelle prime otto».

Aspettando il ritorno di Aurora, per partire insieme alla volta dell'Egitto.

 

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