Rieti, Rietiflex: i materassi sono da sempre una questione della famiglia Tortelli

Ennio e Pasquale Tortelli
di Luigi Ricci
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Venerdì 29 Dicembre 2023, 00:10

RIETI - Dormire sonni tranquilli. Chi non vorrebbe farlo? Anche se bisogna distinguere tra dormire senza preoccupazioni che turbino il sonno e dormire in maniera confortevole, per svegliarsi riposati e senza dolori o indolenzimenti. In quest’ultimo caso, da 36 anni, ci pensa la famiglia Tortelli, anche se la loro storia ha radici più antiche.

Dalla Puglia. Agli albori del ‘900, Nicola e Giacomina Tortelli, insieme ad altre famiglie baresi di venditori ambulanti di biancheria, giunsero a Rieti. Erano altri tempi: gli spostamenti non erano facili, recarsi a Rieti era un vero viaggio e per trovare i clienti si andava a dorso d’asino attraverso i paesi del Cicolano e dintorni a vendere tessuti a metraggio per vestiti, lenzuola e fodere di materassi, in un’epoca in cui si facevano in casa. Chi ha una certa età ricorda la periodica visita del materassaio per rinnovare e rinfrescare la lana.
Mentre proseguiva l’attività dei genitori, il figlio Ennio pensava a una diversa attività professionale finché nel 1963, a 27 anni, mentre lavorava come cameriere a Roma, Nicola morì.

Tornato a Rieti per prendere in mano l’attività, Ennio prosegue a vendere stoffe e biancheria con la sua Lambretta. Come biglietto da visita: educazione e onestà, «due doti grazie alle quali - spiega Ennio - si trova sempre un aiuto», che si materializza in un amico materassaio di Pescara, che suggerisce d’intraprendere la stessa strada. Lavorando con pazienza, l’attività cresce finché nel 1987 - tra il favore del figlio Pasquale e lo scetticismo della figlia Donatella - viene acquistato con grandi sacrifici un locale a Santa Rufina, dove ritirare e rifare materassi, sempre in collaborazione col socio di Pescara.

Il salto. Nel 1991 arriva il passo successivo: l’affitto di un piccolo capannone e di alcune macchine per cominciare le lavorazioni in proprio. Nel 1998, l’ultimo step: l’acquisto di un terreno al nucleo industriale dove mpiantare un laboratorio attrezzato, restituendo anche parte dei fondi europei ricevuti come incentivo. Dal 2011, dopo 48 anni di lavoro, Ennio va in pensione e la gestione della Rietiflex passa ai figli, anche se presenzia spesso all’attività, ed è lui, insieme a Pasquale, a spiegare il segreto del successo dell’azienda: «I nostri materassi sono un prodotto artigianale, per realizzazione e manutenzione. Usiamo diversi materiali, ma il top sono i materassi di lana pregiata, importata anche dall’Australia, realizzati abbinando tecniche del passato e soluzioni moderne. Il risultato? Un prodotto dal prezzo adeguato e contenuto, ben più durevole e di miglior qualità delle numerose offerte, spesso a buon mercato. Garantiamo la manutenzione che, data la qualità, non avviene mai prima di 10-15 anni, assicurando una lunghissima vita al materasso che non si deforma mai, evitando di ricomprarne uno nuovo come spesso accade». Si tratta di un prodotto che riscuote grande successo: «Vendiamo a Rieti, in Italia - spiegano Ennio e Pasquale - e all’estero. Si può dire che dalla Germania all’Inghilterra, fino all’Iran, la Rietiflex garantisce sogni d’oro».

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