Poggio Bustone, un museo svela i segreti di Lucio Battisti

Lucio Battisti a Poggio Bustone
di Sabrina Vecchi
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Venerdì 19 Gennaio 2024, 00:10

RIETI - «Cara mamma, il lavoro procede bene, ci pagano tutte le sere e ci stiamo preparando per il grosso lancio. Probabilmente, se saremo ben preparati, a maggio saremo in un locale di Roma». Emerge un Lucio Battisti inedito, dalle lettere inviate all’amata mamma Dea, quando le luci della ribalta nazionale erano ancora insperatamente lontane. L’anima genuina del ragazzo tutto riccioli di Poggio Bustone verrà celebrata in un piccolo museo che proprio nel suo paese natale aprirà i battenti sabato prossimo, in via Roma 26, a una manciata di passi da quella che fu la sua casa, in questo borgo in provincia di Rieti. 
Ci saranno anche le sue prime inseparabili chitarre, insieme alle lettere spedite alla madre, a una collezione di foto inedite, a quadri e altro materiale: «Cerchiamo di espanderlo e portarlo in giro per l’Italia, per far conoscere chi era veramente Lucio, nel suo profondo», dice il direttore dello spazio espositivo, Pino Bonomo.

Il progetto. L’idea nasce qualche anno fa, dalla conoscenza con Andrea Barbacane, figlio dell’unica sorella del musicista, Albarita. «Mi sono appassionato alla storia di Lucio - dice Bonomo - ho chiesto se ci fossero ancora suoi materiali in giro, così mi hanno presentato Andrea». Alfiero, il padre di Lucio, aveva lasciato un compito ai nipoti Andrea e Viviana, perché gli oggetti presenti nella casa romana della famiglia venissero fatti conoscere e svelassero l’anima autentica di un cantautore a volte dipinto come freddo o burbero, ma che invece era tutt’altro. Non tutti lo sanno, ma Battisti era anche un discreto pittore, e proprio da quei coloratissimi quadri con la sua firma è nata una serie di litografie autenticate, che saranno esposte e messe in vendita per un progetto solidale. 
E pare che proprio a ridosso delle «discese ardite e le risalite» di quel monte che svetta su Poggio Bustone fosse nata l’ispirazione per tante intramontabili melodie. Grande festa nella giornata inaugurale, con ospiti, ricordi, racconti e testimonianze di vita: «Per noi Lucio è sempre qui», dice il sindaco del paese Rovero Mostarda.

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