Lucio Battisti, lettere e segreti nella casa-museo inaugurata a Poggio Bustone: «Cara mamma, ci pagano tutte le sere»

Domenica 21 Gennaio 2024, 17:11 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 11:43
Il certificato di battesimo di Lucio Battisti
di Sabrina Vecchi
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RIETI - «Ho fatto la predica più corta, per Lucio si può fare». Il parroco di Poggio Bustone, il francescano padre Ezio Casella, dopo aver portato la sua benedizione al neonato museo dedicato a Lucio Battisti, figlio d'arte della valle reatina, arriva in sala consiliare per ascoltare gli interventi della tavola rotonda. Una giornata importante quella di sabato, non solo per il piccolo museo di oggetti di Lucio allestito in Roma, a una passo dalla sua casa natale.

Ma soprattutto perché è la prima volta che si torna finalmente a parlare di lui in maniera concreta e fattiva nel suo paese: «Lucio è tornato a casa», come ha detto il giornalista Giuliano Compagno, tra gli intervenuti all'evento. Emozioni. Libertà. E tanta voglia di parlare del proprio illustre ed immortale compaesano, aggiungendo materiali alle due stanzette allestite come primo tassello del museo. Nel primo giorno di apertura, alcuni oggetti di proprietà dei “poiani” si stanno già unendo alla collezione. Ad “aprire le danze” ci ha pensato proprio padre Ezio, che ha candidamente dichiarato di possedere, conservato nei locali dell'archivio parrocchiale, il certificato di Battesimo di Lucio Battisti.

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