RIETI - Benedetto Mancini sarà il nuovo proprietario del Rieti calcio: tra lunedì e martedì è previsto l’incontro dal notaio per il passaggio del 100% delle quote da Riccardo Curci a lui. L’imprenditore romano, che si occupa di agroeconomia in diverse zone del centro Italia, è stato l’ultimo presidente del Latina in serie B e, fino a poche settimane fa, era in trattativa con la famiglia Durio per l’acquisizione della Robur Siena, poi finita nelle mani di un magnate armeno che, al fotofinish ha soffiato il club bianconero anche all’ex presidente del Rieti, Franco Fedeli.
L’operazione
Dopo otto anni esatti, quindi, l’esperienza di Riccardo Curci al timone del club amarantoceleste sembra essere arrivata al capolinea. L’operazione è decollata negli ultimi giorni, quando attraverso l’avvocato Antonio Schilirò, Mancini è potuto entrare in orbita-Rieti e studiare bene la situazione. A cominciare dall’esposizione debitoria, che negli ultimi anni, oltre a lievitare, ha rappresentato un vero e proprio ostacolo insormontabile per chiunque si fosse avvicinato per provare a intavolare una trattativa o proporsi per una collaborazione. Da quelle che sono le informazioni in possesso del Il Messaggero, sui debiti pregressi Curci ha garantito che se ne accollerà una parte, agevolando l’ingresso di Benedetto Mancini e le sue aziende, alcune delle quali operano in Bulgaria: senza questo passaggio, infatti, il Rieti avrebbe rischiato seriamente di fallire, data la mancanza di sponsor in grado di rimpinguare le casse della società.
Il progetto
Ma quali sono gli obiettivi di Benedetto Mancini e il suo staff? Senza girarci troppo intorno, l’imprenditore romano non ha fatto mistero sulla sua «voglia di provare a vincere sin da subito il campionato e tornare nel calcio professionistico. Rieti è una piazza dove ci sono tutti i presupposti per poter lavorare in un certo modo, con una programmazione specifica e una serie di collaborazioni con società di serie A e serie B, dalle quali poter ottenere anche giocatori da valorizzare.
Marchi primo colpo?
Con l’avvento della nuova proprietà, inoltre, anche la fisionomia della prima squadra subirà delle modifiche: arriveranno almeno 3-4 elementi in seduta stante, dopodiché si lavorerà sul mercato di dicembre. Ma il primo vero colpo in entrata potrebbe essere proprio quello di Alessandro Marchi, il quale è stato messo in stand-by da Curci proprio perché c’è in atto il passaggio di proprietà, ma che Mancini non farebbe fatica a chiudere, considerando anche che per Piscedda il centrocampista non sarebbe una novità, avendolo allenato nell’Under 20 di serie D diversi anni fa.