La distribuzione dei pacchi alimentari: la missione mensile dei giovani volontari della Croce rossa di Rieti

La distribuzione dei pacchi alimentari: la missione mensile dei giovani volontari della Croce rossa di Rieti
di Sabrina Vecchi
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Martedì 13 Giugno 2023, 09:39

Una volta al mese, davanti a un locale di via Tancredi  a Rieti si accumula una piccola fila, ordinata e composta. Qualcuno aspetta in macchina, altri attendono il loro turno parlando sommessamente. I volontari della Croce rossa si occupano di sistemare, scremare, e poi distribuire i pacchi di alimenti a coloro che hanno i requisiti per riceverli. Gli addetti sono tutti giovani, sorridenti, pieni di energia buona. "Questo servizio era già in essere dal 2006 - spiega il referente Alfredo Vulpiani - io invece ho ricevuto l'incarico della gestione dell'area sociale da settembre 2018". Inizialmente erano serviti circa 210 indigenti, cresciuti in maniera incosiva con il trascorrere degli anni, sia per le conseguente della pandemia che per il conflitto ucraino.

"Attualmente serviamo circa 1200 utenti e stiamo procedendo con l'affiliazione di nuove strutture al fine di garantire il servizio in maniera più capillare in tutto il nostro territorio di competenza, che morfologicamente è molto ampio e a volte difficile da raggiungere", spiega Vulpiani. I prodotti alimentari distribuiti a via Tancredi provengono dal Fead, mentre tutte le donazioni di aziende locali e nazionali, vengono distribuite con il servizio di emporio solidale di via Garibaldi, mentre il primo approccio avviene nello sportello sociale della stessa via, attraverso personale appositamente formato. In base alla merce assegnata ogni mese, si distribuiscono biscotti, confetture, crostatine, farina, formaggi freschi, latte e caffè, pasta e olio, salsa di pomodoro, riso e zucchero, scatolame e prodotti per l'infanzia, e tutti i prodotti a media o lunga scadenza che servono a riempire la dispensa.

Gli utenti che chiedono una mano sono in questo momento principalmente famiglie, per la metà straniere e per l'altra metà italiane, con un dieci per cento sul totale di persone di nazionalità ucraina. Circa il 48% sono uomini e il 52% donne. Il 27% di essi ha un'età inferiore ai 16 anni, il 67% un età compresa tra i 16 ed i 64 anni, il 6% un'età superiore ai 64 anni.

La disoccupazione. E per la maggioranza, il problema che paralizza la vita è la disoccupazione: "Alcuni hanno un po' di pudore a ricevere un aiuto, sono maggiormente italiani, ed è soprattutto chi davvero si trova in difficoltà ad avere più necessità di riservatezza".

Si cerca di andare incontro alle loro esigenze con discrezione e con una positività tutta giovanile: "L'area sociale che rappresento è maggiormente occupata da ragazzi, che oltre ad essere colleghi sono anche un gruppo di amici che progettano e cercano di individuare le criticità del settore anche al di fuori del servizio, magari davanti a una pizza il sabato sera. Cerchiamo di fare il possibile, anche perché tanti figli degli utenti che serviamo sono nostri coetanei", prosegue Alfredo Vulpiani. E certe volte, tolta la maglia della Croce Rossa Italiana, si porta a casa la sensazione di aver più ricevuto che dato: "Ci sono stati bellissimi gesti. Alcune persone ci hanno regalato cioccolatini o caramelle che avevano in borsa magari per i loro bambini, o ci hanno portato il caffè del bar. Viste le loro condizioni, a volte quasi ci sentiamo in difficoltà ad accettare". 
 

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