Rieti, il coronavirus nelle scuole: in "castigo" già quattro classi

Palazzo degli Studi (Archivio)
di Giacomo Cavoli
4 Minuti di Lettura
Venerdì 9 Ottobre 2020, 00:10

RIETI - Ormai somiglia più ad una roulette russa, nella quale nessuno sa a chi toccherà il prossimo tampone. Finisce così che in appena cinque giorni, a partire da domenica scorsa, Rieti si ritrovi improvvisamente con già quattro casi confermati di positività al Covid all’interno delle scuole del capoluogo. Il primo registrato domenica al Liceo Magistrale “Elena Principessa di Napoli”, altri due mercoledì – di cui un bambino di una seconda classe alla scuola media Sacchetti Sassetti e un’alunna di una terza classe dell’istituto tecnico economico “Luigi di Savoia” di viale Maraini – e ieri il quarto, uno studente del secondo anno, anch’esso del “Savoia” e fratello della ragazza contagiata nella stessa scuola.


In quarantena 
Una sequenza quasi a raffica, che si spera possa essere frutto più della malasorte che di un trend destinato a crescere, ma che intanto, tra docenti e alunni, sta costringendo alla quarantena domiciliare 25 persone all’Elena Principessa, 23 alla Sacchetti Sassetti e circa una cinquantina invece al Savoia, per un totale, quindi, di circa 98 persone. Dopo il primo caso di domenica, il secondo caso positivo si è registrato mercoledì pomeriggio su una studentessa di una classe terza del Savoia di viale Maraini, spingendo così la dirigente scolastica Stefania Santarelli (insediatasi come reggente martedì) a bloccare le lezioni di ieri per la necessaria sanificazione. 
Nella tarda serata di mercoledì, però, è arrivata anche la notizia di un bambino risultato positivo, stavolta alla media Sacchetti, in una classe seconda, ma la dirigente Mirella Galluzzi ha predisposto la sanificazione nella stessa serata, consentendo così la ripresa delle lezioni già da ieri mattina, ad eccezione naturalmente della classe interessata dal caso di contagio. 
A ricevere però un’altra batosta, ieri mattina, è stato nuovamente il Savoia, che dopo il caso accertato nella terza classe, ha registrato anche quello del fratello nella seconda sezione dell’istituto tecnico economico di viale Maraini. 
Una notizia che ha spinto la dirigente Santarelli a prorogare la chiusura della scuola fino a stamane, mentre «quest’oggi decideremo cosa fare per domani, se prorogare la chiusura o far ripartire le lezioni – spiega a Il Messaggero la Santarelli – Nel frattempo, l’edificio di viale Maraini è stato sanificato quasi tutto, soprattutto gli ambienti dove erano presenti i due studenti e gli spazi che sono in condivisione, come la palestra». 
Ieri la Asl di Rieti ha quindi iniziato a ricostruire anche i contatti avuti dall’alunno della seconda classe del Savoia, raggiungendo telefonicamente i docenti della scuola e chiedendo loro da quanto tempo non avessero più contatti con l’alunno, per valutare a quali insegnanti dover effettuare il tampone.

Un caso, quello di fratello e sorella al Savoia, che potrebbe essersi sviluppato all’interno delle mura di casa, contagiando così l’intera famiglia. Si è invece fortunatamente rivelato un falso allarme, quello segnalato ieri pomeriggio di un altro presunto contagio in una classe prima, sempre al Savoia di viale Maraini.


Caccia ai supplenti 
Intanto, è caos anche sul fronte della sostituzione dei docenti, con le scuole costrette ad attingere alle graduatorie delle supplenze per sopperire all’assenza degli insegnati posti in quarantena domiciliare. Al Savoia, la Santarelli spiega che «già da stamattina (ieri, ndr) ci si è attivati per le sostituzioni»: i docenti in quarantena, tramite certificato firmato dal medico curante, vengono infatti considerati in stato di malattia, una condizione che di fatto impedisce il poter svolgere la didattica a distanza. 
Ma anche su questo aspetto si rischia l’effetto “Torre di Babilonia” perché la modifica del regolamento d’istituto da parte dei singoli dirigenti scolastici sembrerebbe consentire l’insegnamento a distanza anche per chi è posto in quarantena domiciliare, come sembrerebbe sia avvenuto nei giorni scorsi al Liceo Magistrale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA