Rieti, lo chef stellato Brancatella, dalla Sabina alla Ryder Cup: «Non c'è spazio per le distrazioni»

Franco Brancatella
di Samuele Annibaldi
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Mercoledì 4 Ottobre 2023, 11:45

RIETI - Dalla Sabina, dove vive praticamente da sempre, al resto del Mondo, a capo della sua squadra di chef che mette la firma sulle ristorazioni e le hospitality dei grandi eventi: l’ultima in ordine di tempo la Ryder Cup, il torneo di golf che si disputa tra una selezione di giocatori statunitensi e una di giocatori europei e che quest’anno si è svolto alle porte di Roma per la prima volta nella sua centenaria storia.

 

Lo chef stellato Franco Brancatella, nativo di Roma ma a Casperia da sempre dove vive con la sua famiglia (moglie e due figli) dopo aver abitato anche a Magliano Sabina,  si è diplomato nel 1986 a Rieti presso l’Istituto Alberghiero-Turistico di Stato. Da quel momento, volendo parafrasare Celentano, “quel ragazzo ne ha fatta di strada”.

La Storia. A capo dei ristoranti “Le Bistro” di Parigi e “The Crow” in Inghilterra, nel 1996 arriva la  stella Michelin, diventa poi executive chef (praticamente a capo degli chef, colui che dirige, coordina e controlla, approva i menu e crea nuovi piatti).   Lavora giovanissimo in hotel e ristoranti di Firenze e poi in Sabina, col Poggetto di Montopoli dove per tre anni  è chef e proprietario.

Era il 2001 quando spicca il volo per Roma ed è subito  executive chef del Gruppo Palombini ricevimenti. “Da quel momento - spiega Franco Brancatella, 57 anni, una vita nell’alta ristorazione - è cambiata per sempre la mia professione. Ho potuto esaltare e mettere a frutto tutta l’esperienza maturata in anni di lavoro nei quali sono cresciuto, ho imparato l’arte e i segreti di un mondo affascinante quale quello della ristorazione di livello e di qualità.  Vero che nella nostra professione c’è sempre da imparare ed aggiungere nuovi saperi ed esperienze. ma se penso al sacrificio di una vita, alle energie unite alla grande passione, lo studio e a tutto ciò che comporta un mestiere come il mio e faccio il paragone coi risultati raggiunti non posso che essere contento e soddisfatto”.

Oltre 20 anni a contatto coi grandi eventi, Brancatella spiega che il suo lavoro è meticoloso e di ricerca costante del perfezionismo. “Non c’è modo né spazio per distrazioni - dice lo chef di Casperia - bisogna essere attenti ad ogni cosa, anche a quelle che possono sembrare banali. Nel nostro lavoro spesso sono proprio i dettagli a fare la differenza. Non si può essere superficiali o lasciar correre in un settore come il nostro che nei grandi eventi ha un peso specifico notevole”.

Le manifestazioni. Il gruppo, sotto la direzione dell'executive chef, ha visto numerosi appuntamenti. Si va dal 50° anniversario della Ferrari al pranzo di Stato per il presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, a Villa Madama e poi i Mondiali di rugby a Parigi nel 2007, la firma della Costituzione  Europea al Palazzo dei Congressi; diversi servizi realizzati per capi di Stato e delegazioni delle Nazioni, 19 edizioni del concorso ippico di piazza di Siena a Villa Borghese, dal 2015 il Sei Nazioni di Rugby (Catering ufficiale), il Festival del Cinema di Roma, la riapertura del Vittoriano, l’evento Armani al Palazzo della Civiltà e del lavoro.

Brancatella cura per il grupp il catering anche della Ss Lazio presso lo stadio Olimpico - tribuna ospitalità Monte Mario, le caffetterie e ristorante presso l'Università Luiss di Roma. Ha curato la consulenza per il G20 svolto a Matera, Napoli, Roma. E poi gli ultimi eventi in ordine di tempo: dalla Formula E a Roma fino agli  Internazionali di Tennis al Foro Italico 2023 per i tennisti, gli Open di golf presso il Marco Simone Golf Country ed infine la Ryder cup Roma 2023 a Guidonia, conclusasi il primo ottobre  con le due squadre Usa e Europa a contendersi il più prestigioso trofeo di golf del mondo che, per la cronaca, questa volta è stato vinto dalla selezione europea dove il nostro Francesco Molinari era vicecapitano della squadra.

“Una esperienza questa della Ryder Cup unica - osserva Brancatella - in quasi cento anni di storia non si era mai disputata in Italia e da regolamento non so se questo sarà un evento ripetibile qui a Roma. Abbiamo fatto catering per entrambe le selezioni ed è stato una grandiosa esperienza conclusa tra la soddisfazione generale e dove tutto ha funzionato alla perfezione”. Ora lo chef Brancatella si gode qualche giorno di meritato riposo in famiglia a Casperia prima di tornare a creare piatti e dirigere la grande squadra del gruppo per i prossimi grandi eventi. 

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