Rieti, Caneo "perde la parola"
per non "perdere il treno".
Curci: «Abbiamo dominato
anche in 10 contro 11». Foto

Rieti, Caneo "perde la parola" per non "perdere il treno". Curci: «Abbiamo dominato anche in 10 contro 11». Foto
di Marco Ferroni
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Domenica 8 Dicembre 2019, 18:34 - Ultimo aggiornamento: 18:35

RIETI - Il post-gara di Rieti-Bisceglie è davvero scarno di dichiarazioni: col Bisceglie in silenzio stampa e Caneo che di tutta fretta lascia lo "Scopigno" per non perdere la coincidenza col treno che riporterà a Brescello, l'unico che si presta a commentare la prestazione degli amarantoceleste è proprio il presidente Riccardo Curci, il quale dopo ave ritrovato (finalmente) la parola, non esita un istante a spiegare il suo punto di vista.
 

 

«C'è mancato davvero poco per portare a casa questa vittoria - dice - peccato perché avremmo meritato i tre punti. Giocare 55' in inferiorità numerica e dominare in campo significa aver dato tutto, averci messo impegno e sacrificio. Sono assolutamente soddisfatto perché i ragazzi hanno saputo dare la dimostrazione fattiva di quello che chiedevo alla viglia: impegno, sudore, spirito di sacrificio e unione d'intenti. Il campionato è ancora lungo - conclude Curci - c'è tempo per migliorare e recuperare il terreno perduto, ora serve un po' di serenità e di idee chiare per poi aggiustare l'organico nella finestra di mercato invernale».

AVVICENDAMENTO IN VISTA?
Sulla posizione del tecnico, Curci tende a proteggere Caneo (almeno di facciata) e giustifica la sua assenza in sala stampa con un «magari aveva fretta, so che doveva correre in stazione per prendere il treno e tornare a casa», aggiungendo che «al termine della gara, insieme all'amministratore delegato Di Gennaro e al direttore Di Santo ci siamo complimentati con lui per la prestazione della squadra, di conseguenza in questo momento non ravviso situazioni diverse da quelle attuali».

Staremo a vedere, ma è chiaro che il peso specifico delle dichiarazioni rilasciate sabato alla vigilia del match sono tali da poter sortire effetti (negativi per lui) da un momento all'altro. Il toto-allenatore è comunque partito: Mariani resta in pole, ma ci sono una serie di ex Viterbese che lo insidiano, come Giannicchedda e Bertotto.

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