Un record beneaugurante di quanto poi si verificò alle Universiadi messicane del 12 settembre, che ha resistito per quasi vent’anni prima che il solito Michael Johnson, nel 2000, e poi il sudafricano Van Niekerk, nel 2017, ritoccassero il limite che oggi è di 30”81. Un primato, quello di Rieti, che sarà ricordato anche per la coppa speciale in metallo argentato messa in palio dall’orefice Alfredo Macilenti, commerciante che ha sempre offerto il suo contributo, sotto forma di premi, agli organizzatori del meeting.
Era un trofeo fuori dal consueto per le dimensioni, alto quasi un metro e mezzo, appositamente realizzato nel negozio di piazza Cavour da Macilenti («Quando mi dissero che era destinato a chi stabiliva un record mondiale pensai subito a preparare una coppa come mai si era vista prima a Rieti») che l’olimpionico sollevò, non senza sforzo e tra l’incitamento del pubblico assiepato sulla piccola tribuna dell’ex campo scuola. Un premio particolare, tutto reatino, preludio di una delle pagine più belle dello sport azzurro.
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