La metà delle abitazioni del Reatino sono disabitate, a Rieti è vuota una su quattro

Marcetelli dove oltre l'80 per cento delle abitazioni è disabitata
di Antonio Bianco
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Sabato 9 Dicembre 2023, 00:10

RIETI - Negli ultimi anni si è assistito a uno spostamento sempre più consistente della popolazione dalle aree interne verso le zone centrali, dove sono presenti più servizi e più opportunità di lavoro. Una migrazione interna che incide su numerosi aspetti della vita sociale di una comunità, tra i quali il patrimonio abitativo. L’ultimo rapporto di Openpolis sul diritto alla casa mostra qual è la situazione anche nel nostro territorio. 

La classifica. Rieti è tra le 10 province italiane con l’incidenza maggiore di abitazioni non occupate in modo stabile. Nel Reatino su 132.797 abitazioni, il 47,1% (62.545 case) non è occupato in modo permanente. Al primo posto di questa classifica nazionale c’è Sondrio (56,1%), seguita da Aosta (56%) e l’Aquila (53,2%). Per quel che riguarda invece i territori dove il fenomeno è minore, si segnalano Milano (12,4%), Cagliari (11%) e Prato (7,8%,). 
Sulla classifica molto incide anche la zona altimetrica in cui il comune è situato. In pianura l’incidenza è al 18,9% e cresce al 26,2% nella collina interna. Mentre, è nelle aree interne che il fenomeno è maggiore, con il 47% delle abitazioni presenti che non sono occupate da almeno un abitante.

La situazione nel Reatino. E non è un caso infatti che al secondo e terzo posto dei comuni laziali si posizionano due borghi del Reatino: Micigliano con l’88,8% di case vuote e Marcetelli con 84,1%. Al quarto posto c’è Ascrea (83,1%). Buona parte dei comuni della provincia di Rieti si trovano sopra la soglia del 50% di case vuote. E la città capoluogo come è messa? Rieti ha il 24,5% di case non abitate abitualmente. Nello specifico sono 27.422 le abitazioni totali, di queste 20.706 sono abitate in modo stabile, e 6.716 quelle non abitate. In fondo alla classifica, com’era prevedibile si trovano alcuni comuni della Sabina: Poggio Mirteto (22,2%), Fara Sabina (19,9%) e Forano (19,5%).

C’è da precisare che tra le abitazioni vuote sono incluse non solo gli edifici disabitati, ma anche le seconde case, aspetto importante, questo, soprattutto per le mete turistiche, come possono essere le case sul Terminillo. 

L'analisi. «Per abitazioni non occupate – spiegano da Openpolis – si intende le case vuote o occupate esclusivamente da persone non dimoranti abitualmente. Questo calcolo è stato effettuato da Istat considerando dati censuari e amministrativi presenti nel registro statistico dei luoghi, in particolare nella componente del registro di base degli edifici e delle unità abitative». 

A livello nazionale il comune in cui incide di più la presenza di case non occupate è Foppolo (Bergamo) con una percentuale del 95,1%. Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, è invece quello con la quota minore (2,7%). Mentre a livello regionale è la Valle d’Aosta che in proporzione ha più case non abitate (56%). Seguita da tre Molise (44,6%), Calabria (42,2%) e Abruzzo (38,7%). A registrare la percentuale minore l’Emilia-Romagna (21,8%), Lombardia (21,2%) e Lazio (19,5%).

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