Real e Npc: una bella stracittadina di basket che nessuno avrebbe però voluto

Real e Npc: una bella stracittadina di basket che nessuno avrebbe però voluto
di Emanuele Laurenzi
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Lunedì 25 Aprile 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 09:45

RIETI - Bello da impazzire, emozionate, strano e forse insensato da stare lì a pensare per ore. È il derby in salsa amarantoceleste, quello che ieri è andato al Real Sebastiani e che ha rimesso il popolo della palla a spicchi reatino dentro un PalaSojourner ridiventato catino infernale. Dopo il Covid, dopo le restrizioni, dopo i problemi con l’agibilità dei bagni, su quei gradoni si sono rivisti 2.000 spettatori, caldi e su di giri come volevano e chiedevano di essere da tempo.
Npc e Real Sebastiani si sono ritrovate faccia a faccia per la terza volta in meno di un anno, davanti a una platea divisa nei cori, ma unita nei colori e nel nome: Rieti da entrambe le parti, amarantoceleste per tutti e su tutti.

Voglia di pallacanestro. C’era voglia di basket in città, da tanto tempo, per questo in tanti non se la sono fatta scappare. Gente comune, tifosi storici e meno storici, con un’assenza nemmeno tanto pesante e nemmeno così rimpianta dei vip da palazzetto: assenti molti politici locali, salvo le sole presenze di Roberto Donati e Daniele Sinibaldi, arrivato esattamente a metà gara, quando cominciava il secondo tempo.

Un’anomalia per uno come lui che, anni fa, era una presenza fissa in curva Terminillo, ai tempi della Nuova Sebastiani targata Papalia e delle storiche sfide con Montegranaro.

Altri tempi quelli, tempi nei quali si sognava in grande e un’anomalia come quella di oggi non era nemmeno nei pensieri. Due squadre a Rieti per un derby fratricida in serie B, onestamente, nessuno le avrebbe mai volute. E alla fine ieri, ascoltando tanti storici, vecchi tifosi sugli spalti, molti non sentivano la necessità di questo scontro. Oltre al +20 del Real Sebastiani, che passerà agli almanacchi, restano un paio di elementi positivi da portare a casa. Il primo è che, al di là di piccoli e semplici sfottò da derby, la cornice di pubblico è stata eccezionale e sempre corretta. Il secondo, forse più importante, è che quello di ieri, salvo improbabili sconvolgimenti di classifica, è stato l’ultimo derby. Almeno per la serie B. Almeno per quest’anno. e che ha rimesso il popolo della palla a spicchi reatino dentro un PalaSojourner ridiventato catino infernale. Dopo il Covid, dopo le restrizioni, dopo i problemi con l’agibilità dei bagni, su quei gradoni si sono rivisti 2.000 spettatori, caldi e su di giri come volevano e chiedevano di essere da tempo.

La terza sfida. Npc e Real Sebastiani si sono ritrovate faccia a faccia per la terza volta in meno di un anno, davanti a una platea divisa nei cori, ma unita nei colori e nel nome: Rieti da entrambe le parti, amarantoceleste per tutti e su tutti. C’era voglia di basket in città, da tanto tempo, per questo in tanti non se la sono fatta scappare. Gente comune, tifosi storici e meno storici, con un’assenza nemmeno tanto pesante e nemmeno così rimpianta dei vip da palazzetto: assenti molti politici locali, salvo le sole presenze di Roberto Donati e Daniele Sinibaldi, arrivato esattamente a metà gara, quando cominciava il secondo tempo. Un’anomalia per uno come lui che, anni fa, era una presenza fissa in curva Terminillo, ai tempi della Nuova Sebastiani targata Papalia e delle storiche sfide con Montegranaro.

Altri tempi quelli, tempi nei quali si sognava in grande e un’anomalia come quella di oggi non era nemmeno nei pensieri. Due squadre a Rieti per un derby fratricida in serie B, onestamente, nessuno le avrebbe mai volute. E alla fine ieri, ascoltando tanti storici, vecchi tifosi sugli spalti, molti non sentivano la necessità di questo scontro. Oltre al +20 del Real Sebastiani, che passerà agli almanacchi, restano un paio di elementi positivi da portare a casa. Il primo è che, al di là di piccoli e semplici sfottò da derby, la cornice di pubblico è stata eccezionale e sempre corretta. Il secondo, forse più importante, è che quello di ieri, salvo improbabili sconvolgimenti di classifica, è stato l’ultimo derby. Almeno per la serie B. Almeno per quest’anno.

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