Molti i punti di vista per un fronte che, se non si può dire spaccato, certo non è più compatto come prima. In molti si scagliano su quella rivoluzione che, ormai, non sarebbe più solo un’ipotesi ma una certezza, la cui attuazione è questione di tempo. A far da pompieri sugli animi infuocati, sono stati il presidente e il vice presidente del Comitato, Mauro Scopel e Riccardo Catelli, che hanno parlato della necessità di analizzare con attenzione la proposta della Regione e di Cotral prima di prendere una posizione.
D’altro canto, molti pendolari hanno chiesto un faccia a faccia urgente per capire quali siano le reali proposte avanzate da Regione e Cotral e, soprattutto per far fronte comune nell’avanzare richieste a ente e azienda. Del resto anni di promesse e disservizi hanno messo a dura prova i nervi dei pendolari.
I DUBBI
Ma perché l’idea di cambiare a Passo Corese non sembra piacere ai pendolari? Oggi, di fatto, si rigetta un piano che era stato ipotizzato in passato e che, se realizzato, prometteva di cambiare in maniera radicale il modo di viaggiare tra Rieti e Roma. I motivi del rifiuto odierno sono ben spiegati nei post pubblicati su facebook dai pendolari: i treni che partono da Passo Corese per Tiburtina sono spesso stracolmi, i cambi tra bus e treno non sono facili per chi ha difficoltà motorie, l’attuale capolinea bus di Passo Corese è troppo lontano dalla stazione e, soprattutto in inverno, si dovrebbe passare da un mezzo all’altro sotto la pioggia o al gelo, con i tanti pendolari che salgono a Osteria Nuova, costretti ad un cambio dopo pochi minuti di viaggio.
Tutto per ottenere un risparmio temporale trascurabile, mentre da tempo si chiede di revisionare le fermate, limitando i passaggi a Borgo Quinzio e a Monterotondo, per favorire le corse espresse.
L’ATTESA
Argomentazioni giuste, ma da congelare. Questo il pensiero dei responsabili del Comitato pendolari reatini, secondo i quali si devono avere tutte le carte a disposizione prima di prendere una posizione. Il nuovo regime di corse per Roma, con lo scambio a Passo Corese, non scatterebbe a breve come ipotizzato. Cotral e Regione dovranno prima realizzare quel monitoraggio delle tratte promesso oltre un anno.
Oltre a questo, sarebbe stata garantita la creazione di un terminal per bus a ridosso della stazione di Passo Corese, con la realizzazione di scivoli e ascensori per chi ha problemi di mobilità, oltre a strutture per migliorare il comfort dei pendolari. Trenitalia, infine, si sarebbe impegnata a garantire un rispetto degli orari dei treni vicino al 100%. Solo promesse? Difficile dirlo, ma i mesi autunnali per i pendolari si preannunciano roventi.
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