E’ certo però che in questa fase della stagione ogni giocatore deve dare fondo alle proprie residue energie, senza sapere se dovrà raschiare il barile fino in fondo o lasciare un minimo di “riserva” per la post season. In queste partite contano tecnica ed esperienza, specialmente contro Tortona, una delle squadre più compatte e continue della stagione, con cui serve una prova collettiva che coinvolga il resto degli italiani a disposizione del coach Luciano Nunzi.
Malgrado l’età, e l’impiego col contagocce, il primo chiamato in causa è Feliciangeli, contro un’avversaria solida e muscolare sotto canestro ma che ha pure tre tiratori da 3 oltre il 40% di media (Marks, Reati e Spissu). Il capitano, capace di giostrare nelle posizioni di 3, 4 e, sporadicamente, anche 5, contro Tortona dovrà sostenere in area Mortellaro e Buckles opposti a Garri, Brooks e Iannilli, oltre a provare ad aprire la difesa dai 6.75. Feliciangeli, infatti, dopo un girone di andata in sordina, e forse anche al risparmio per riservarsi per il fine stagione, ha raddoppiato la propria media realizzativa (da 3.8 a 7.7 di media) andando in doppia cifra 5 volte nelle ultime 14 gare. Invece Benedusi, dopo le trasferte a Scafati e Siena, da 16 gare non raggiunge più tale quota, mentre Longobardi, dopo averla sfiorata alla quarta d’andata ad Agropoli (9 punti), deve ancora entrare nel club. Naturalmente questi ultimi profondono grande impegno in difesa, spesso determinante, come un recupero decisivo di Benedusi a un minuto dalla fine a Trapani, o una stoppata molto importante di Longobardi a Diliegro nell’ultimo quarto contro Siena.
Intanto però, in attesa dell’impennata di questi ultimi, la principale garanzia per Nunzi quale alternativa ai soliti quattro al tiro è Feliciangeli, oltre a qualche fiammata dai 6.75 di Veccia.
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