Lo stop ad AstraZeneca blocca tremila vaccini in provincia

Lo stop ad AstraZeneca blocca tremila vaccini in provincia
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Martedì 16 Marzo 2021, 00:10

RIETI -  L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) blocca le somministrazioni del vaccino AstraZeneca e nel Reatino si congelano 2 mila e 882 prenotazioni. Tante sono le persone che finora erano in lista per ricevere la prima dose del vaccino. La comunicazione, ufficializzata con la nota numero 637 di Aifa, è arrivata intorno alle 16 del pomeriggio di ieri ed era stata preceduta dal ritiro di un secondo lotto ABV5811 (l’ABV2856 era stato sospeso l’11 marzo) in seguito alla segnalazione di eventi avversi, tutti da verificare. «L’Aifa – dichiarano dalla direzione aziendale della Asl di Rieti – ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale. Per tali motivi, anche nel territorio della provincia di Rieti, al momento, sono sospese le vaccinazioni programmate presso il distretto Rieti 1 e presso gli studi dei medici di famiglia.

Le prenotazioni delle prime e seconde dosi, sino ad oggi registrate presso i nostri centri vaccinali, saranno eventualmente riprogrammate, dopo le decisioni che verranno assunte da Aifa e Ema.

Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso – continuano dalla Asl - L’Aifa, in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione e renderà nota, tempestivamente, ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose». 

Docenti, forze dell’ordine, liberi professionisti del settore sanitario e pazienti di medici di base che hanno ricevuto la dose iniziale hanno già un appuntamento per il richiamo, ma, a differenza di Pfizer che si tiene dopo 21 giorni, con AstraZeneca i tempi sono più lunghi. Le seconde iniezioni, infatti, presso il distretto 1 sono previste a partire dalla fine di aprile. Per quella data c’è da sparare che le nebbie su AstraZeneca siano definitivamente dissipate. Se così sarà, si ripartirà dal punto in cui si è interrotto e le persone prenotate manterranno la priorità acquisita. 

Il centro di Torri in Sabina. Intanto, ieri, prima dello stop alle vaccinazioni imposto dall’Aifa, è stato inaugurato alla presenza dei referenti della Asl, Gabriele Coppa e Emma Giordani, il primo centro vaccinale di Torri in Sabina dei medici di base. Nato su impulso del medico di Torri Fiormilio Di Carlo è stato attivato grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale del sindaco Michele Concezzi e in collaborazione con il centro anziani che ha messo a disposizione la propria sede. Giusto il tempo di completare le prime 55 iniezioni (11 per ogni dottore), alle quali tutti gli assistiti prenotati hanno risposto senza timori ed è arrivata la disposizione dell’Aifa.

Ora i medici aderenti (Di Carlo, Walter Ferzi, Gabriella Petrangeli, Mario Giorgini e Paolo Sabatini) che coprono i comuni di Torri, Poggio Catino, Roccantica, Cantalupo, Poggio Mirteto, Configni e Cottanello dovranno attendere le prossime decisioni. «La giornata è andata bene – spiega il medico e sindaco di Poggio Catino, Walter Ferzi – Le persone hanno partecipato tranquillamente e il blocco, precauzionale in attesa delle decisioni dell’Ema, è arrivato quando avevamo ultimato. Speriamo che si chiarisca tutto presto perché si sta generando grande confusione con il rischio che molte persone non si prenotino restando senza vaccinazione. Noi, ad ogni modo, aspettiamo notizie e soprattutto nuove dosi perché siamo pronti a proseguire le somministrazioni». 

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