Il carro del principe di Eretum si avvicina a Fara Sabina

Il carro del principe di Eretum si avvicina a Fara Sabina
di Raffaella Di Claudio
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Lunedì 15 Febbraio 2021, 00:10

RIETI - Inizia l’iter che riporterà il Carro del principe sabino a Fara Sabina. Il primo step è a Rieti, dove grazie a un contributo stanziato dalla Fondazione Varrone, l’intera tomba di Eretum verrà restaurata. Contestualmente sarà organizzata una piccola esposizione nel capoluogo di provincia. Ultimati i lavori di restauro, la tomba tornerà al museo nazionale romano dove in autunno è prevista l’apertura di una grande mostra che dovrebbe riguardare i sabini e i popoli dei tempi pre-romani. Al termine dell’esposizione il Carro del principe di Eretum potrà muovere verso il comune di Fara Sabina.

A quel punto i lavori di riqualificazione del museo civico archeologico di Fara capoluogo dovrebbero essere ultimati, così da adeguare la struttura per accogliere i numerosi reperti della tomba e creare un allestimento in grado di valorizzarne la bellezza e consentirne la visita da parte dei turisti, con appositi percorsi. I lavori saranno possibili grazie al finanziamento del progetto di ristrutturazione da parte della Regione.

Il contributo è di circa 300mila euro. 

«Una bella notizia il finanziamento da parte della Regione a Fara Sabina per i lavori di ristrutturazione del museo cittadino, necessari per poter installare nelle migliori condizioni il Carro dei Sabini – commenta l’onorevole Fabio Melilli, presidente della Commissione Bilancio della Camera dei deputati - Un paziente lavoro iniziato dal ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli che diede ascolto alle sollecitazioni della Provincia e dell’allora amministrazione di Fara, e proseguito con caparbietà dal ministro Dario Franceschini e dal paziente lavoro di mediazione del Mibact. Aggiunge oggi il suo importante contributo la Regione che, grazie all’impegno del consigliere Fabio Refrigeri, fa superare al Comune le difficoltà finanziarie in cui versa e che non gli hanno consentito di dare risposte al tema con fondi propri. Un’ulteriore e decisiva tappa che consolida la scelta di collocare a Fara il Carro, scelta che deve essere considerata solo un primo traguardo verso l’ulteriore potenziamento dei musei sabini. Ma c'è ancora tanto da lavorare.

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