RIETI - Il più piccolo ha 6 anni, il più grande quasi 60. In tutto erano 57 gli iscritti al concorso Borgo in Canto che a Borgorose ha visto domenica la serata finale della settima edizione, con l’esibizione di 25 talenti, cinque per ognuna delle categorie presenti.
I partecipanti hanno vissuto insieme, da giovedì a domenica, un ricco programma fatto di stage, formazione, condivisione e crescita motivazionale come il percorso, molto apprezzato, portato avanti da Agata Reale, conduttrice, vocal coach ed ex ballerina di Amici, o come i consigli offerti dal maestro Beppe Vessicchio, dal cantante Marco Masini, da Garrison Rochelle e Valentina Spampinato, reduci dalla conduzione del programma di Rai 2 Performer Cup.
La direzione artistica di Borgo in Canto è affidata a Michela Olivieri, titolare dell’Accademia di canto Sound and Soul.
«In questa settima edizione – commenta - Abbiamo realizzato un progetto che va ben oltre le aspettative.
L’evento è autoprodotto, con l’aiuto di diversi sponsor e il supporto della Fondazione Varrone.
«I ragazzi hanno presentato un livello altissimo – ha spiegato Antonio Vandoni, direttore artistico di Radio Italia - Anche nelle cover ho notato interpretazioni non da poco. È più difficile cantare cover, dove devi allontanare da te il paragone. Quando porti Ci vorrebbe il mare e hai davanti Marco Masini, non è assolutamente facile. Chi ci riesce è un grande artista, come Ademara, bravissima, che si è appropriata del brano e lo ha fatto suo».
Il premio della scrittura, arrangiamento e registrazione di un inedito è in collaborazione con Massimo Di Muro, etichetta Myxilon studios production.
Nel tardo pomeriggio per quasi un’ora Marco Masini ha risposto alle tante domande dei presenti, che sognano di seguire il suo stesso percorso. Si è raccontato, parlando dei trentatré anni di carriera e svelando tanti aneddoti.
«Consigli non si possono dare a ragazzi nati trent’anni dopo di te – ha spiegato l’artista fiorentino – È come se un nonno suggerisse al nipote di telefonare col telefono a gettoni. È cambiata la discografia, la produzione delle canzoni, le strade per arrivare a farsi conoscere. L’unica cosa è amare questo mestiere e continuare ad investire su sé stessi».
Davide ha 12 anni e arriva dal vicino capoluogo abruzzese: «Canto da meno di un anno, ho deciso di partecipare consapevole che sarebbe stata una bella esperienza. Porto il pezzo di Alex Baroni, Cambiare e vorrei conoscere meglio il mondo della musica».
Anche la tredicenne Emiliana, viene da L’Aquila. «Mi è sempre piaciuto essere sul palco, canto da due anni e mezzo, sono onorata di poter incontrare artisti importanti, è l'occasione per realizzare il mio piccolo sogno».
“Follè”, 22 anni, è campano ma vive a Roma. Ha scelto di partecipare perché è un concorso intimo e familiare. «Ho portato Minerva, un brano pop dance abbastanza filosofico scritto per me, che parla di un amore a convenienza».
“Mhanu”, da Firenze è finale con il suo inedito Giostre. «Ho già partecipato lo scorso anno ed è stata una bella esperienza. Per questo ho deciso di tornare».
Da Prato arriva “Kometa”, anche per lei è la seconda volta. «Qui non è come negli altri concorsi. Siamo insieme da giovedì e ti senti in famiglia, con lezioni mattina e pomeriggio. Finisci la giornata e sei soddisfatto. Ho sempre ascoltato Masini e sapere che condivide con noi il percorso è tanta roba».
Questi i risultati al termine della finalissima: nella categoria Baby primo posto per Susanna Marchetti, nella categoria Young per Serena Di Stefano, categoria Over 18 per Ademara Di Nuzzo, Over 30 per Francesco Ruggirello, categoria Inedito per Antonio Meleddu.
Premi speciali sono stati assegnati a Michele Gallo, Asya, Follè, Marisabel De Marco, Visan Iulia, Salvatore Gravino e Davide Bonaccorsi. Il Premio Distribuzione Annuale Cover assegnato a Lorenzo Del Vecchio, Carmela Testini, Gabriele Latini e Matteo Ruggieri. Il Premio promozione di singolo inedito a Kometa, il premio scrittura ed arrangiamento di un brano inedito è stato assegnato da Myxilon Studios a Matteo Ruggieri.