Rieti, Balzerani prepara il salto
dai Futures ai Challenger:
«E' un obiettivo ma non ho fretta»

A destra Riccardo Balzerani
di Giacomo Cavoli
2 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Agosto 2019, 09:05
RIETI - Due Futures dietro l’altro, uno vinto a Bolzano e l’altro perso in finale nella vicina Cornaiano, gli sono costati l’inevitabile prezzo della stanchezza pagata al primo turno del tabellone Challenger giocato subito dopo come terzo appuntamento a Cordenons, in Friuli-Venezia Giulia, perso da Riccardo Balzerani per 6-4, 4-6, 6-2 contro il connazionale Francesco Forti.

OBIETTIVO CHALLENGER

Dopo il secondo titolo vinto da professionista a Bolzano, Cornaiano non appariva più facile del precedente («Ritroverò più o meno gli stessi avversari di Bolzano. Il livello sarà un po’ più alto, ma proverò a fare il bis») ma Balzerani il tabellone l’ha scalato tutto fino alla finale, dove i primi sintomi della stanchezza e il caldo asfissiante hanno lasciato il segno nel match contro lo svedese Christian Lindell, che a Bolzano Balzerani aveva spedito fuori tabellone in semifinale con 6-3 7-5. Stavolta invece Lindell ha saldato il conto con il reatino, aggiudicandosi il montepremi finale per 2-6, 6-4, 3-6 (nella foto), in una partita dove al primo set Balzerani aveva tranquillamente dimostrato di poter dire la sua, colto però dal black out del terzo set. Ma Balzerani non ci recrimina sopra: «E’ stata una partita equilibrata, lui ha giocato meglio tutto il match, io ero un po’ più stanco della prima settimana. Ci sta».

Poi è arrivato Cordenons, dove però le batterie erano ormai definitivamente scariche: «Ero anche un po’ stanco di testa, non ho giocato particolarmente bene». Ci sta pure questa, se adesso lo sguardo si proietta sull’obiettivo di abbandonare progressivamente i Futures per concentrarsi su montepremi e punteggi più alti offerti dai Challenger: «Un Challenger è molto più difficile di un Futures: al momento non ho aspettative, ma speranze sì. Potenzialmente non è troppo presto per aspettarmi qualcosa da un Challenger, potrei anche fare un buon risultato. Ma farlo subito o meno non mi cambia la vita».  

Ma come disegnarne il graduale passaggio? «L’obiettivo è abbandonare i Futures, ma il ranking lo deve permettere e al momento, oggettivamente, non lo consente. Vedo come va, non ho un tempo di scadenza per completare il passaggio».

Adesso però che il ranking Atp segna la 488esima posizione, potrebbe iniziare a fare gola anche la possibilità di saltare direttamente a bordo dei tabelloni Challenger senza passare per le forche caudine delle qualificazioni: «Per entrare direttamente, quasi sempre bisogna essere intorno ai 320-330 del ranking. Da qui ad un anno me lo posso dare come traguardo, ma al momento non è l’obiettivo di ranking che mi interessa – chiude Balzerani - Il ranking è l’obiettivo per cui si gioca: ma fare l’obiettivo di ranking crea più problemi che altro».  
© RIPRODUZIONE RISERVATA