Maroni: inaccettabile, criminali infiltrati
Bersani: Roma ostaggio, com'è possibile?

Manifestanti a Roma (foto Alessio Taralletto - Ansa)
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Sabato 15 Ottobre 2011, 15:11 - Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 20:56
ROMA - Adesso gli indignati sono i cittadini romani. Mi auguro che i manifestanti pacifici e le forse dell'ordine isolino i violenti e li mettano in condizioni di non nuocere ulteriormente alla nostra città», ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dal Campidoglio dove ha seguito l'evolversi del corteo e degli scontri. E mentre il leader Pd, Bersani, dice di aver visto a Roma cose «incredibili e vergognose», il ministro Maroni parla di violenza inaccettabile ad opera di criminali infiltrati.



Maroni: violenza inaccettabile, criminali infiltrati. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, esprime «la piena solidarietà alle forze dell'ordine coinvolte nei violenti scontri di oggi a Roma e condanna con fermezza gli atti di inaccettabile violenza ad opera di criminali infiltrati tra i manifestanti». Il ministro, fa sapere il Viminale, «è rimasto in costante contatto con il prefetto e il questore di Roma che oggi nella Capitale hanno dovuto fronteggiare una situazione di ordine pubblico di inaudita violenza».



Gasparri: Maroni riferisca in Senato. «Chiederò al presidente del Senato che il prima possibile il ministro dell'Interno Maroni possa venire a Palazzo Madama - dice Maurizio Gasparri, presidente dei senatori Pdl - perché l'Aula esamini quanto è accaduto, cominci a valutare cosa si debba fare anche con gli adeguati stanziamenti di risorse economiche a sostegno dell'opera delle Forze dell'Ordine. Dopo gli "indignati" che hanno messo a ferro e fuoco Roma già si annunciano in Val di Susa manifestazioni pericolosissime dei cosiddetti no-tav. Bisogna distinguere con decisione il sacrosanto diritto di chiunque a manifestare pacificamente il proprio pensiero da iniziative violente che non possono essere tollerate, perché l'Italia non può vivere una nuova stagione di terrore. Chiediamo al governo di studiare e attuare tutte le misure necessarie per fronteggiare questo pericolo. Il diritto a manifestare è tutelato anche dalla Costituzione, ma la violenza non può essere tollerata in alcun modo».



«Ho parlato con il ministro Maroni che riferirà in aula la prossima settimana - ha detto in serata il sindaco di Roma, Gianni Alemanno - Ho parlato più volte con il questore che mi riferiva ogni mezz'ora sulla situazione era difficile».



«A caldo ho l'impressione che oggi a Roma ci sia il peggio di tutta Europa, soggetti molto pericolosi - ha detto il sindaco Alemanno a SkyTg24 - Erano mesi che sul web c'erano indicazioni che dovevano venire. I gruppi di violenti vanno isolati e messi nelle condizioni di non nuocere».



«Sono rimasto molto colpito dalla reazione della maggioranza dei manifestanti - ha sottolineato il sindaco - Non era mai successo che vi fossero applausi al momento dell'intervento delle forze dell'ordine. È un'importante presa di coscienza per isolare i violenti. Si tratta di gruppi ben organizzati, isolati dai manifestanti. C'è una separazione molto netta. Purtroppo è accaduto ciò che si temeva: qualche migliaia di violenti sta rubando la scena. Spero che vengano isolati».



Bersani: Roma ostaggio dei delinquenti, come è possibile? «Oggi a Roma si sono viste cose incredibili e vergognose - dice il leader del Pd, Pier Luigi Bersani - Bisognerà capire come sia possibile che una banda di centinaia di delinquenti abbia potuto devastare, aggredire, incendiare e tenere in scacco per ore il centro di Roma».



«Oggi abbiamo assistito ad atti di barbarie. La guerriglia urbana scatenata a Roma da alcune frange di violenti è un segno profondo di inciviltà che deve essere condannato duramente». Così il presidente del Senato, Renato Schifani, in una dichiarazione in cui esprime solidarietà e plauso per il lavoro delle forze dell'ordine.



Il governatore della Banca d'Italia sostiene la protesta dei giovani scesi in piazza oggi in tutto il mondo. Draghi, a Parigi per il vertice dei ministri e dei governatori del G20, ha detto stamani prima che partisse il corteo romano: «I giovani hanno ragione a essere indignati, a prendersela con la finanza come caprio espiatorio, a patto che non degeneri la protesta».



Poi, dopo che alcune auto sono state incendiate al corteo da un piccolo gruppo di violenti, Draghi ha aggiunto: «È un gran peccato».



Gli indignati italiani si fanno chiamare "Draghi ribelli" e la definizione non dispiace al governatore. «La notizia oggi non è a Parigi, ma a Roma. Siamo arrabbiati noi contro la crisi, figuriamoci loro che hanno venti, trenta anni. Hanno aspettato, aspettano tanto. Per noi non è stato così».



La protesta ha preso di mira in particolare la Banca d'Italia e lo stesso Draghi, prossimo presidente della Bce, e il ruolo dell'istituto centrale nella crisi, in particolare la missiva mandata da Francoforte al governo italiano sulle misure da prendere. Gli indignati hanno anche organizzato nei giorni scorsi un presidio permanente sotto la sede di Via Nazionale.



«Oggi abbiamo una manifestazione di violenza inaccettabile»: il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha commentato così la manifestazione degli indignati a Roma e gli incidenti accaduti. «Il Paese per uscire dalla crisi ha bisogno di un governo che governi e di gente che, anziché sfasciare le vetrine, costruisca opere e faccia cose buone per il bene dell'Italia e degli italiani», ha aggiunto.



Alfano sucessivamente ha chiesto a «tutti, tutti, tutti» di dissociarsi dalle violenze. «Siamo preoccupati per cosa sta accadendo - ha detto il segretario -. Le forze dell'ordine hanno risposto con efficacia. Al tempo stesso diciamo che si tratta di una questione che sia negli Stati Uniti sia in Europa sta dilagando e va collegata ad un fenomeno mondiale. Speriamo che tutti - ha concluso - si dissocino per tempo e con la dovuta coerenza di gesti e comportamenti».



«Roma viene in queste ore messa a ferro e fuoco da minoranze di violenti che minano le ragioni della protesta che la maggioranza dei giovani è impegnata a interpretare pacificamente. Il confronto democratico, che è alla base della nostra convivenza, va assolutamente difeso e si impone ora, da parte di tutti, una presa di distanza netta, ferma e decisa da ogni forma di violenza», ha detto il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini.



«È indispensabile una condanna corale di ogni atto di violenza» che colpisce «al cuore le ragioni di un movimento». Lo dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. «In queste ore stanno avvenendo violenze e devastazioni inaccettabili - ha detto il segretario del Pd -. I provocatori che hanno voluto inscenare una vera e propria guerriglia urbana colpiscono al cuore le ragioni di un movimento che in tutto il mondo vuole esprimere un disagio e una critica all’attuale assetto dell’economia mondiale. E’ indispensabile, a questo punto, una condanna corale e inequivocabile di ogni atto di violenza e un rigoroso isolamento dai movimenti, che hanno manifestato pacificamente, di chi si è reso protagonista di questi gesti inaccettabili».



«La guerriglia urbana è il metodo più efficace e sperimentato per far tacere le migliaia di persone che invocano futuro e giustizia sociale». Lo afferma l'europarlamentare del Pd Debora Serracchiani, secondo la quale, «i violenti che hanno provocato questi episodi dovevano essere individuati e fermati prima che si scatenassero, dal momento che non sono mancati i segnali di preoccupazione, anche da parte dello stesso sindaco Alemanno. Le scene cui assistiamo - ha aggiunto - ci rimandano a un copione purtroppo noto».



«In una societa' libera e democratica gli indignati si ascoltano, i delinquenti si mettono in galera». E' il commento su Twitter del leader dell'Udc, Pier ferdinando Casini.



«Oggi a Roma sono andate in scena due manifestazioni. Una è quella meravigliosa di centinaia di migliaia di persone che hanno lavorato per portare i loro simboli, per manifestare pacificamente lo spirito di rivolta contro un destino di precarietà che rischia di risucchiare il senso della vita di questa generazione. Dall'altra parte c'è stata un'altra manifestazione. Quella di minoranze di teppisti, di black block che come si è visto, sono innanzitutto in azione per togliere la scena agli 'indignatì, per prendere loro la parola, e loro parlano bruciando auto e rompendo telecamere». Così il presidente nazionale di Sinistra ecologia libertà (Sel), Nichi Vendola a Sky Tg24.



«Condanniamo senza appello le violenze che stanno esplodendo a margine del corteo degli indignati in corso a Roma. Quanto sta accadendo non ha niente a che fare con lo spirito che ha spinto intere famiglie a partecipare a una manifestazione pacifica», dichiara in una nota il segretario regionale del Lazio dell'Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio. «Giungono notizie secondo le quali la parte sana e non violenta del corteo - la stragrande maggioranza - sta isolando i violenti e in qualche caso li sta fermando e consegnando alle forze dell'ordine. Occorrerà individuare esattamente chi, e con quali motivazioni, ha voluto rovinare quella che era nata come una manifestazione pacifica e democratica di dissenso», conclude Maruccio.



«Le parole di Draghi sono una vera presa in giro. Come se il mostro di Marcinelle solidarizzasse con le vittime. I giovani, e non solo, sono indignati perché sanno che la crisi non è un fenomeno naturale ma è causata proprio dalle politiche neoliberiste che Draghi sostiene e ha sempre sostenuto». Così Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, commenta le parole del governatore della Banca d'Italia. «Se Draghi ritiene che il movimento ha ragione - conclude Ferrero - cambi radicalmente politica a partire dal mettere la mordacchia al capitalismo finanziario e speculativo di cui lui è espressione piena».


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