Cava del tartufo patrimonio Unesco, riconoscimento che arricchisce l'Umbria e la Valnerina

Un'immagina della Mostra Mercato del Tartufo di Norcia
di Ilaria Bosi
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Venerdì 17 Dicembre 2021, 11:00

NORCIA - «Cerca e cavatura del Tartufo in Italia» patrimonio Unesco, esultano le comunità della Valnerina e, più in generale, l’Umbria. «Accogliamo con viva soddisfazione – dice il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno - il riconoscimento da parte dell'Unesco: si tratta di un risultato importantissimo, frutto di anni di lavoro per il quale anche come Comune, con l’assessore Giuliano Boccanera insieme all'Associazione Città del Tartufo, abbiamo contribuito, perorando la causa in ogni sede e in ogni occasione possibile, a partire dagli incontri promossi per la Mostra Mercato del Tartufo». Il riconoscimento rappresenta un’importante occasione di sviluppo economico per il territorio: «Si tratta di un riconoscimento – ha infatti evidenziato Alemanno - anche per le numerose persone che praticano l'arte della cava del tartufo, fatta di metodologie tramandate di padre in figlio, di generazione in generazione. Per il rilancio dei nostri territori è quanto mai importante puntare su prodotti autentici come il tartufo nero pregiato, simbolo identitario di appartenenza, autenticità, storia e tradizione che contraddistinguono le nostre Comunità».

Soddisfazione è stata espressa anche dagli assessori regionali Roberto Morroni e Michele Fioroni: «Quella della sessione odierna del Comitato Unesco è una decisione che sancisce la ricchezza del nostro patrimonio nazionale e regionale», hanno detto. Si tratta infatti di un riconoscimento internazionale per una attività che storicamente costituisce una delle eccellenze italiane e dell’Umbria, fortemente radicata nella storia e nella tradizione della nostra regione. Il tartufo, dall’agricoltura all’enogastronomia, rappresenta certamente un elemento peculiare del nostro territorio, della nostra cucina e ristorazione. Questo riconoscimento – hanno aggiunto Morroni e Fioroni – consentirà di valorizzare ulteriormente il lavoro svolto dall’intera filiera e premia l’impegno che a tutti i livelli è stato messo in campo per tutelare e promuovere una pratica ed un prodotto di così grande pregio».

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