Il centrodestra introduce un nuovo reato universale, vale a dire l'obbligo per i magistrati di perseguire un cittadino anche laddove abbia commesso l'illecito all'estero. La Camera ha infatti approvato (166 sì, 109 no e 4 astenuti) una proposta di legge del centrodestra che dichiara reato universale la maternità surrogata, e a sollevare le critiche delle opposizioni è il fatto che tale pratica, vietata in Italia dal 2004, è invece consentita in alcuni Stati esteri, dove vanno le coppie italiane per avere un figlio con questa tecnica.
Maternità surrogata, opposizioni divise
Le opposizioni unite sul no a questa legge si sono invece divise, anche all'interno dei diversi partiti, sulla maternità surrogata in quanto tale, cioè su una serie di emendamenti riguardanti l'attuale legge e in particolare su un emendamento di Riccardo Magi (+Europa).
Il caso nel Pd
Il Pd, diviso al suo interno tra la maggioranza contraria (i cattolici e le femministe) e qualche favorevole (come la segretaria Schlein, Alessandro Zan e Rachele Scarpa) se la sono cavata non partecipando al voto (ma Paola De Micheli vota contro e Bruno Tabacci si astiene), mentre M5s, nelle stesse condizioni, ha optato per l'astensione. Il Terzo Polo ha lasciato libertà di voto, anche nel voto finale su cui Ettore Rosato e Mara Carfagna hanno sostenuto la legge. Zanella ha presentato poi un ordine del giorno che impegna il governo a intraprendere azioni diplomatiche perché l'Onu imponga «il divieto globale» per la maternità surrogata, come è avvenuto nel 2022 per le mutilazioni genitali femminili. L'ordine del giorno è stato accolto dal governo il che ha evitato un voto che avrebbe certificato una nuova spaccatura in casa Dem e M5s.