Nadia Rinaldi torna a teatro dopo la trasformazione fisica: «Racconto un percorso pieno di ostacoli»

Quella dell'attore è «una vita fatta di momenti d’oro e pause durante le quali si riflette molto»

Nadia Rinaldi torna a teatro per raccontare la sua vita distruttta e poi ripresa...
di Luca Uccello
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Sabato 1 Luglio 2023, 10:24

Nadia Rinaldi è cambiata. Dentro e fuori. Quella splendida e giunonica donna dalle "taglie forti" non c'è più. C'è una donna che ora è arrivata a pesare 66 chilogrammi. E al quotidiano Libero racconta la sua trasformazione. Poi lo farà a chi le vuole bene, da sempre il suo pubblico. Nadia è un'attrice. Lo è da trent’anni ed è pronta a raccontarsi in uno spettacolo autobiografico che s'intotola "Senza santi in paradiso". Uno spettacolo diretto da Claudio Insegno, che porterà in scena nella prossima stagione teatrale, con un’anteprima estiva il prossimo 2 agosto presso l’Arena Porto Turistico di Pescara dove «racconto un percorso, il mio, pieno di ostacoli, anche rispetto a quello di altri colleghi».

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Quella dell'attore è «una vita fatta di momenti d’oro e pause durante le quali si riflette molto.

Si vive spesso in attesa di una telefonata e serve un carattere forte per non lasciarsi sopprimere dalla depressione che è sempre davanti alla soglia di casa di ogni attore».

E di momenti difficili Nadia ne ha vissuti. Il più grande? Alla fine degli anni 90 è stata arrestata per droga.

«Quell’episodio mi ha massacrato la vita. È stata la mia giornata del coglione - racconta ancora al quotidiano Libero - Nella vita capita a tutti, a me è successa a 30 anni per conoscenze e incontri sbagliati. Quella sera mi sono ritrovata in una situazione nella quale non dovevo essere. Tutti poi mi hanno chiuso le porte. La difficoltà è stata tornare a parlare. (...) Oggi l’ho digerita e questo dolore sta nel bagaglio delle mie emozioni che quando serve uso per interpretare determinati personaggi».

La cosa più difficile? Raccontare la verità ai propri figli. «Non è stato facile parlarne con loro. Ora, attraverso lo spettacolo, ne parlo con il pubblico ma prima ne ho parlato con loro che all’epoca ancora non c’erano. E dopo 25 anni è come togliermi un masso. Anche se, ripeto, non è stato molto facile».

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