Era una donna di grande umanità e intelligenza. Era Flavia Prodi. Ed è morta ieri di colpo - in seguito a un malore lungo il cammino francescano verso Assisi che stava facendo con Romano Prodi - e a piangerla non sono soltanto il Professore e la sua famiglia ma tutti quelli che l’hanno conosciuta nella sua profonda capacità di capire le persone e i problemi. Per il modo civile e cristiano con cui sapeva vivere e far vivere gli altri. È una perdita dolorosa, e una menomazione per un Paese che ha bisogno di donne così, quella di Flavia Franzoni che da oltre 50 anni era sposata con Prodi. E lui, l’ex premier, insieme ai due figli Giorgio e Antonio, ha fatto sapere che «con sommo dolore all’improvviso si è spenta» Flavia. Mentre stavano nel verde dell’Umbria, a Biscina, vicino a Valfabbrica. Tanti i messaggi di cordoglio, a partire dal Presidente Sergio Mattarella e dal premier Giorgia Meloni.
Flavia Franzoni, chi era la moglie di Prodi: biografia, carriera e malattia
Lei non è stata solo la moglie di, o una first lady discreta e importante, ma una donna impegnata nella vita pubblica, molto esperta di welfare, allieva di Achille Ardigò e docente di Metodi e tecniche del servizio sociale all’università di Bologna.
Qualsiasi ruolo abbia ricoperto il Prof, Flavia c’era sempre. Braccio destro, braccio sinistro, consigliera influente e mai invadente, donna capace di riconoscere meglio di tanti uomini i caratteri delle persone e sapeva di chi fidarsi e di chi no, capiva chi voleva bene a entrambi - sia a lei sia a Romano - e chi viceversa era attratto solo dal potere che Prodi, quando era ai vertici della cosa pubblica, maneggiava a modo suo: sempre attenendosi a un codice civile e morale inattaccabile. Romano che molto dipendeva da Flavia avrà bisogno, ora che lei non c’è più, di affetto e di cura da parte della larga comunità di chi lo stima e stimava sua moglie. Della quale ha sempre detto: «Ho avuto la fortuna di aver sposato la ragazza più bella di Reggio Emilia». Si amavano infinitamente Romano e Flavia. Ancora raccontavano le risate della festa, nel 2019, del loro cinquantesimo anniversario di nozze e c’erano tutti insieme a loro, i figli e i sei nipoti: Chiara, Benedetta, Maddalena, Davide, Giacomo e Tommaso. Una bella comunità. E proprio lo spirito comunitario, anche oltre la famiglia, era un tratto distintivo di Flavia Franzoni. La incontravi facilmente a passeggio sotto i portici insieme con il Prof. O alle conferenze. O alla messa. E non erano mai incontri banali.
INTIMITÀ E CIVISMO
È stata la persona, Flavia, con cui Prodi ha avuto la massima intimità non solo affettiva ma anche intellettuale, le chiedeva pareri, si faceva dare spunti e informazioni, faceva tesoro della sensibilità e dell’intelligenza sia di cuore sia di testa della moglie. «Insieme» è infatti il titolo migliore, nella sua apparente semplicità, che potevano dare alla loro storia di coppia. «Il segreto di un buon matrimonio - ha sempre detto Romano - sta nella manutenzione degli affetti». Loro non hanno fatto altro che oliare il meccanismo. Nella prefazione al libro, Franzoni ha scritto: «Insieme è la parola e il concetto che più ricorre in queste pagine. Si riferisce alla grande famiglia in cui ci siamo trovati a vivere. Si riferisce alle esperienze vissute in comune con i tanti compagni di scuola, di parrocchia, di lavoro o, semplicemente, di vacanze. Il confronto con tante esperienze diverse è visto come l’elemento caratterizzante della formazione nostra e dei nostri figli». Formare, sapere, credere. Questo è Prodi, e questo è stata Flavia.