Fabio Traversa, Fabris di "Compagni di Scuola", cosa fa oggi: «Dopo 35 anni mi riconoscono ancora per quel ruolo»

L'attore gestisce un teatro con la moglie nel quartiere Pigneto a Roma

Fabio Traversa, Fabris di "Compagni di Scuola", cosa fa oggi: «Dopo 35 anni mi riconoscono ancora per quel ruolo»
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Sabato 13 Maggio 2023, 12:39 - Ultimo aggiornamento: 12:55

La maggior parte del pubblico lo ricorda per il personaggio di Fabris in "Compagni di scuola". Anche se Fabio Traversa ha interpretato più di 30 film e ora gestisce un teatro nel quartiere Pigneto, a Roma. «Mi riconoscono ancora per strada - racconta l'attore a Repubblica - E quando capita sono felice e imbarazzato allo stesso tempo. Non pensavo che il mio personaggio venisse ricordato dopo 35 anni. Non me lo aspettavo". Si congratulano, vogliono farsi i selfie. Mi dicono ‘Mi hai fatto ammazzare dalle risate’. Sono soprattutto 30-40enni».

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Fabris

Le battute che ricordano più spesso? «Oltre al solito ‘E tu chi dovresti essere?’, oppure ‘Guardati come eri, guardati come sei, me pari tu zio’, c’è anche ‘Ma vaffanculo a te e villa Scialoja’.

Si ricordano tutti il nome di Fabris, ed è una cosa rarissima. Si vede che ho fatto un buon lavoro».

Un ruolo che è stato croce e delizia. «Sarò stato anche bravo a 'stampare' un personaggio, però i registi non sono stati in grado di andare oltre. Da un lato è stata una mia responsabilità non sapermi sganciare da quel personaggio, ma c’è anche la cecità dei registi che non mi hanno saputo vedere in un altro ruolo».

In classe con Nanni Moretti.

L'attore ripercorre i suoi esordi. «Facevo il liceo a Roma, non avevo un orientamento preciso. Mia sorella aveva trovato una compagnia di periferia: un teatro della parrocchia di Santa Francesca Cabrini, vicino a Piazza Bologna. Era la prima volta che entravo a teatro. Rimasi folgorato. In quel periodo frequentavo il liceo Lucrezio Caro. Nella mia classe c’era Nanni Moretti. Ma all’epoca lui non era interessato al teatro. Una volta dovevamo fare una rappresentazione per la scuola. Lui era stato convocato, ma non venne: aveva paura di recitare. Insieme giocavamo a pallone e andavamo al cinema. Il suo interesse per la recitazione e la regia maturò dopo le superiori.  Mi chiese di partecipare a uno spettacolo perché sapeva che avevo fatto teatro. Eravamo amici davvero, poi ci siamo allontanati. Oggi non ci frequentiamo, ma se ci sentiamo è come ci fossimo visti ieri».

Cosa fa oggi

«Vivo con mia moglie, l'attrice e regista Tiziana Lucattini con cui in questo momento stiamo mettendo in scena una rivisitazione de I giganti della montagna di Pirandello. In scena dal 24 al 26 maggio. Ho due figli grandi, avuti dalla mia prima moglie. Alice ha 36 anni, Gabriele 32. Lei fa la biologa, lui il manovale. Ma scrive anche testi di teatro».

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