Cocaina o ecstasy vendute su Telegram: il mercato dell'illegalità a Perugia

Vendite 24 ore su 24, consegne a domicilio: gli spacciatori agiscono protetti dall'anonimato garantito dalla piattaforma

Cocaina o ecstasy vendute su Telegram: il mercato dell'illegalità a Perugia
di Marco Pasqua
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Martedì 26 Marzo 2024, 10:47

«Cosa vuoi comprare?». Inizia così la trattativa, nel più disinvolto dei modi, nel supermarket della droga, dove si vende e compra ignorando leggi e, soprattutto, controlli delle forze dell'ordine, che pure ci sono. Ma che nel mondo virtuale, in particolare quello della chat "Telegram", molto protettiva nei confronti dell'anonimato dei suoi utenti, sono più difficili. E questo gli spacciatori lo sanno, a giudicare dalla spavalderia con la quale offrono ogni genere di droga dalla cocaina all'hashish e in quantità che dimostrano come alle loro spalle ci siano delle organizzazioni criminali in grado di muovere anche chili di sostanza stupefacente, da Perugia a Terni. «Abbiamo tutto», dice sicuro l'interlocutore, che, tra una frase e l'altra, lascia intendere di vivere a Perugia. Le tariffe per alcune sostanze sembrano essere concordate tra i diversi spacciatori: sono, infatti, identiche. «Un grammo di cocaina 50 euro, due grammi 100 euro, tre grammi 150, 4 grammi 200 euro», scrive l'utente "Engelo", su un profilo dove vengono offerte cannabis e droghe varie. Quantità queste che superano i limiti massimi, previsti dalle leggi vigenti, sul possesso per uso personale (per intenderci: per la cocaina è previsto in 1,6 grammi lordi). Engelo, nel caso specifico, dice di provenire dal Regno Unito e di essere uno studente. «Questi sono i prezzi ovunque», scrive un altro utente che si firma "Venderedroga". Lo stesso lascia intendere che, a fronte di un acquisto maggiore, può «dare uno sconto».

Non tutti gli spacciatori, però, aderiscono al "cartello" delle tariffe.
Qualcuno, infatti, ritocca i prezzi all'insù: è il caso di "Drogendealer", attivo 24 ore su 24 (come specifica lui stesso): in questo caso, la cocaina arriva a 70 euro per un grammo, mentre tre grammi vengono 200 euro. I profili esibiscono anche i prodotti che vendono: pillole di ogni genere (inclusi farmaci che dovrebbero essere acquistati con una ricetta medica), e ogni tipo di droga. Ci sono anche le pasticche di Mdma (ovvero ecstasy): 5 grammi costano 100 euro, 10 grammi 200, secondo "Chems dealer", profilo gestito da un utente non italiano, che dimostra di parlare inglese e tedesco (e, quindi, forse di un altro studente. In questo caso, 20 grammi di Ecstasy arriva a 200 euro. «Dimmi dove vuoi che ti consegni la droga e a che ora», dice lo spacciatore. Perché il delivery è rigorosamente a domicilio e a qualsiasi ora del giorno e della notte. Il pagamento non avviene mai in contanti, ma sempre utilizzando delle forme online, che consentono allo spacciatore di avere una ricevuta in cambio della droga. C'è il sistema "transcash", che puo' essere effettuato online oppure presso una tabaccheria; oppure il più diffuso Google Play Ticket, oppure, ancora, "neosurf". Nessuno degli interlocutori dimostra di avere timori circa il fatto che dall'altra parte del cellulare possa esserci un poliziotto.

IL PRECEDENTE

Eppure, questo sistema è ben noto alle forze dell'ordine, che, tramite Telegram, hanno messo a segno, anche in tempi recenti, dei colpi importanti contro questo sistema. Pochi mesi fa, si è chiusa, con delle condanne molto pesanti, la vicenda giudiziaria scaturita da un'operazione di polizia, nell'estate del 2022. In quell'occasione, la polizia sequestrò 53 chili di droga, commercializzata proprio su Telegram. Ventotto anni di carcere complessivi sono stati inflitti a sei giovani tra i 22 e i 26 anni. Il sequestro era stato ingente: 51 chili di hashish e di altri due di marijuana in un garage di Castiglione del Lago. Un quantitativo buono per piazzare qualcosa come 600 mila dosi. Come detto la sostanza stupefacente veniva venduta attraverso un canale Telegram. Nel corso dell'inchiesta sono stati sequestrati anche 41 mila euro in contanti. L'indagine della sezione Narcotici della squadra mobile è iniziata con l'arresto di un 26enne nel settembre 2022, quando munito di tracking number entra in una tabaccheria dalle parti della stazione di Fontivegge chiedendo di ritirare un pacco: il titolare dell'esercizio commerciale aveva «erroneamente aperto» quello scatolone («credendo di esserne il destinatario») contenente 4,3 chili di involucri di hashish e avvisa le forze dell'ordine che sono andate ad aspettarlo. A distanza di due anni da quell'operazione, poco sembra essere cambiato.

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