Sora, l'area archeologica di piazza San Lorenzo tra erbacce e degrado

Sora, l'area archeologica di piazza San Lorenzo tra erbacce e degrado
di Roberta Pugliesi
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Sabato 21 Maggio 2022, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 10:50

 Versa nel più totale abbandono l'area archeologica in piazza San Lorenzo a Sora. Il sito, posto in un'area privata e nelle immediate vicinanze del centro storico, in una delle vie più trafficate di tutta la città Lungoliri Simoncelli appare in tutto il suo degrado. L'erbaccia avvolge ogni cosa e ci sono rifiuti che gli incivili gettano dai finestrini delle auto o mentre camminano a piedi. Ma per tanta inciviltà è altrettanto doveroso segnalare l'assenza di manutenzione da parte di chi di competenza in un'area che, invece, dovrebbe essere il biglietto da visita della città insieme all'altro sito, quello di Piazza Annunziata, anch'esso poco valorizzato e certamente non meta di visitatori o turisti. Cadono a pezzi anche i pannelli che sono posti a protezione della parte sottostante dello scavo, i reperti sono coperti dalla vegetazione infestante e dalla spazzatura, manca un'adeguata cartellonistica. Purtroppo, non è la prima volta che la situazione dell'area di San Lorenzo viene posta all'attenzione di chi di competenza. Anche nei giorni scorsi, in occasione della visita dei sovrintendenti ai Beni Culturali presso il museo civico della media valle del Liri si è parlato di questo sito e della necessità di una sua sistemazione. È però anche un fatto di competenze e l'ufficio tecnico del Comune sta valutando la possibilità di programmare un intervento insieme al privato per restituire alla città un luogo degno di nota e che racconta la storia locale.

IL SITO

Il sito venne inaugurato nel 2013 e fu portato alla luce dall'archeologa Manuela Cerqua, oggi consigliere comunale, e rappresenta un vero e proprio libro a cielo aperto della storia sorana. L'area presenta, infatti, numerose stratificazioni. La prima fase risale addirittura al IV/III sec. a.C. ed è documentata dai resti di mura di una domus romana. Al II sec. a.C. risalgono, invece, i frammenti delle ricche pavimentazioni, testimonianza della grande rinascita economica che la città di Sora visse in quel periodo. Nel V/VI sec. d.C. il sito si trasformò in una necropoli della quale sono ancora visibili le varie tombe. Poi su tutta l'area fu edificata la Chiesa di San Lorenzo che, dai materiali di archivio, risulta esistente fino al 1700. Come anticipato anche lo scavo archeologico di Piazza Annunziata merita maggiore considerazione soprattutto per l'importanza del sito stesso. Tutta l'area è, infatti, interessata dalla presenza dei resti di una villa privata residenziale risalente alla fine del IV sececolo d.C. Lo scavo ha portato alla luce la parte della struttura formata da ambienti dedicati ad attività produttive. Sono visibili resti di una cisterna e di un pozzo, diverse canalette di collegamento utilizzate per il trasporto dell'acqua. Sono stati rinvenuti anche numerosi resti di materiale ceramico e sepolture riferibili al VI-VII sec. d.C. Eppure nonostante queste evidenze archeologiche - che attestano l'importanza storica della città di Sora - e che sono la testimonianza del suo glorioso passato a nessuno sembra interessare più di tanto. Certamente, la pandemia ha finito per acutizzare problemi già esistenti ma si auspica che con la stagione estiva alle porte qualcuno possa pensare di riportare almeno pulizia e decoro.
Roberta Pugliesi
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