Restyling del Goretti: rivoluzione al pronto soccorso e al quinto piano posti letto cablati

Restyling del Goretti: rivoluzione al pronto soccorso e al quinto piano posti letto cablati
di Rita Cammarone
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Martedì 3 Maggio 2022, 10:42

Inaugurati ieri all'ospedale Goretti di Latina nuovi servizi e strutture riqualificate nell'ottica di una maggiore umanizzazione delle cure e di più elevati standard, per il potenziamento del Dea di secondo livello. Un passaggio essenziale per una risposta più efficiente ai bisogni sanitari dei cittadini pontini, in attesa dei tempi necessari alla realizzazione del nuovo ospedale a Borgo Piave, il cui iter è già avviato. Il primo taglio del nastro, avvenuto nel pomeriggio alla presenza dell'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato e della direttrice generale della Asl di Latina Silvia Cavalli, si è avuto al quinto piano del Goretti dove è stata realizzata, nell'ala che prima ospitava la Chirurgia vascolare, un'Area medica multidisciplinare. Diciassette posti letti cablati, in stanze da diversi tagli, che saranno gestiti da una centrale di monitoraggio.

«E' il primo reparto di degenza ha spiegato la direttrice Cavalli che ha avuto un completo restyling secondo uno standard alberghiero molto, molto, elevato che verrà applicato man mano, a tutti i reparti che verranno progressivamente ristrutturati».
«Direi più un'area omogenea che multidisciplinare ha commentato il primario Giuseppe Campagna perché valuta il malato nella sua complessità rispondendo con un'intensità di cura ai diversi bisogni». La cerimonia, che si è svolta anche alla presenza del sindaco di Latina Damiano Coletta, del prefetto Maurizio Falco, dei consiglieri regionali Enrico Forte, Salvatore La Penna, Giuseppe Simeone e Angelo Orlando Tripodi, è proseguita al terzo piano con l'inaugurazione della Patologia neonatale, «completando ha spiegato la manager Cavalli - l'anello mancante sulla rete perinatale dopo l'attivazione della terapia intensiva neonatale».

Taglio del nastro anche al pronto soccorso dove sono state inaugurate due nuove aree, quella pediatrica con la dotazione di posti letto tecnici di osservazione e quella multifunzionale dotata di impianto d'aria che garantisce la gestione di pazienti Covid con ulteriori quattro posti letto riservati a pazienti dializzati. Il sindaco Coletta, che al Goretti ha trascorso da cardiologo 25 anni della sua vita, ieri non ha nascosto l'emozione di fronte ad ambienti totalmente ristrutturati: «Oggi è una fase di trasformazione. L'auspicio per il nuovo ospedale è di tutti ma dobbiamo tenere conto anche dei tempi durante i quali la sanità deve continuare a dare risposte ai cittadini».
«Questo è un momento molto significativo ha aggiunto Cavalli - perché il Goretti sta affrontando con la Regione Lazio un piano di progressiva riqualificazione. Tante le linee di finanziamento che arrivano su questa struttura per portarla ad un livello più elevato». Gli ultimi interventi, costati circa 1,5 milioni di euro, hanno riguardato anche il rifacimento della principale facciata esterna del nosocomio e la ristrutturazione di ambienti comuni al pianoterra.
«E' un bel giorno ha detto l'assessore D'Amato - L'ospedale di Latina è un Dea di II livello che è molto cresciuto negli ultimi anni e ha sviluppato la qualità delle cure e delle prestazioni grazie ai suoi professionisti che desidero ringraziare. Ora dobbiamo fare squadra e guardare avanti per dare una risposta ai bisogni dei cittadini e del territorio».
Molto gradita da parte dell'assessore la presenza dei consiglieri regionali di appartenenze politiche diverse. L'invito a fare squadra è arrivato anche dal prefetto Falco, sottolineando l'importanza di collaborazione tra le istituzioni. Il professor Carlo Della Rocca, preside della Facoltà di Farmacia e Medicina, ha evidenziato come le alte competenze dei professionisti di estrazione universitaria e non, presenti nella Asl di Latina, «saranno sicuramente valorizzate dalle azioni poste in essere (potenziamento dei servizi e ammodernamento delle strutture, ndr) che aumenteranno di certo anche l'attrattività dell'azienda nei confronti di nuove professionalità».
Rita Cammarone
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